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È nato a Brescia grazie all’impegno progettuale di Fondazione Brescia Musei un nuovo modello di fundraising che attraverso un patto tra pubblico e privato, all’interno di un orizzonte temporale di medio-lungo termine, permetterà di valorizzare il patrimonio artistico cittadino e di sostenere i grandi eventi della comunicazione culturale. L’innovativo progetto si chiama “Alleanza per la Cultura” e da corpo ad una strategia e ad un modello di gestione originali che hanno tutte le caratteristiche per diventare una “best practice” cui ispirarsi, facilmente realizzabile in molti contesti, sempre adattabile alle peculiarità identitarie locali

IL PROGETTO ALLEANZA CULTURADI FONDAZIONE BRESCIA MUSEIUn unicum nel panorama nazionale ed internazionaleOltre 30 le aziende e gli enti bresciani aderenti con i quali ricominciare nel dopo emergenza PROGETTO ALLEANZA CULTURADI FONDAZIONE BRESCIA MUSEIUn unicum nel panorama nazionale ed internazionaleÈ nato a Brescia grazie all’impegno progettuale di Fondazione Brescia Musei un nuovo modello di fundraising che attraverso un patto tra pubblico e privato, all’interno di un orizzonte temporale di medio-lungo termine, permetterà di valorizzare il patrimonio artistico cittadino e di sostenere i grandi eventi della comunicazione culturale. L’innovativo progetto si chiama “Alleanza per la Cultura” e da corpo ad una strategia e ad un modello di gestione originali che hanno tutte le caratteristiche per diventare una “best practice” cui ispirarsi, facilmente realizzabile in molti contesti, sempre adattabile alle peculiarità identitarie localiSOLIDA PIANIFICAZIONE PLURIENNALEPrimo pilastro fondamentale dell’operazione messa in campo dal direttore Stefano Karadjov è una solida pianificazione triennale, attorno alla quale si è attirato e concentrato l’interesse degli stakeholder del territorio. È stata inoltre avviata un’operazione di mappatura mirata delle aziende, basata sull’analisi puntuale delle possibili tangenze di interessi che ognuna di queste poteva avere con i temi dell’arte e della cultura.FORMAT INNOVATIVOPasso successivo è stata la proposta di un format d’adesione in base al quale le spese relative alle attività ordinarie e al funzionamento dei musei sono garantiti dalla concessione in essere tra il Comune e la Fondazione, mentre ai partner di Alleanza Cultura viene chiesto di contribuire alle attività straordinarie e all’organizzazione di iniziative speciali oltre alla trasformazione dei siti museali.I CARDINI DELL’ALLEANZASono quindi stati individuati e stabiliti, a seconda del livello di coinvolgimento, i tre cardini intorno ai quali far ruotare l’Alleanza: il board dei partner istituzionali, ovvero enti, fondazioni, istituzioni formative e di ricerca, associazioni di rappresentanza, vocate allo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio; un nutrito gruppo di imprese che hanno colto lo spirito del progetto e ne hanno approvato il sostegno; e i partner co-fondatori di Fondazione Brescia Musei, che hanno garantito una contribuzione straordinaria sui tre anni su obiettivi specifici.L’IDENTITA’ CON IL TERRITORIOIl progetto fa inoltre leva su un forte sentimento di appartenenza nei confronti della storia e della cultura bresciana e sul desiderio di stringere ancora più che in passato i rapporti con la comunità: il contributo delle aziende in questo settore non è una novità ma l’emergenza di questi mesi ha convinto tanti interlocutori della necessità di scendere in campo, diventare fattori trascinanti nella ripartenza, e fare dell’investimento in cultura un elemento della missione sociale dell’impresa.LA PARTECIPAZIONE ATTIVAAltro elemento centrale del progetto è la partecipazione attiva alla vita museale cittadina. I partner dell’Alleanza parteciperanno in via preferenziale a tutti gli eventi del programma e ne diventeranno essi stessi animatori, organizzando iniziative di networking e manifestazioni con le proprie reti professionali, industriali e relazionali, come se ne fossero essi stessi organizzatori.“Secondo questo modello partecipativo, spiega la presidente Francesca Bazoli, prende vita dunque una nuova cultura d’impresa a sostegno della missione della Fondazione, i cui obiettivi strategici si svilupperanno con palinsesti annuali che coinvolgono tutte le sedi espositive e sposteranno l’attenzione da un evento spot a una collana di progetti, tutti interlacciati, con un vero approccio editoriale, rendendo costante il flusso di attenzione e il valore dell’immagine.”“Il percorso avviato con questo progetto, conclude il direttore Karadjov, è per sua definizione aperto e partecipativo nei confronti della comunità, per questo la Fondazione si augura che in futuro anche altri partner possano aggregarsi sotto l’egida di un patto volto allo sviluppo dell’arte e della cultura bresciana, garantendo standard qualitativi capaci di superare anche i momenti più complessi e difficili quale è quello che stiamo attraversando.”