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Dal 23 maggio all'8 giugno presso la Sala dell'affresco del Museo di Santa Giulia, una mostra-saggio attraverso cui gli studenti dello S.t.ar.s. dell’Università Cattolica hanno affrontato direttamente la creazione di un evento espositivo di alto livello, con la creazione e organizzazione di un percorso che presenta ai visitatori ventiquattro importanti opere di arte cinetica e programmata provenienti da collezioni private bresciane.

ARTE CINETICA23 maggio – 8 giugnoMuseo di Santa Giulia, sala dell’affrescoInaugurazione venerdì 23 maggio ore 17.30La mostra nasce nell’ambito dei corsi e laboratori di storia dell’arte contemporanea del percorso formativo in Ideazione e produzione per l’organizzazione artistica del corso di laurea S.t.ar.s. (Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia in particolare del Laboratorio di organizzazione di eventi espositivi, tenuto da Fabio Paris; del corso di Istituzioni di storia dell’arte contemporanea, tenuto dal prof. Paolo Bolpagni; del Laboratorio di scrittura critica, tenuto dal dott. Kevin McManus e infine del corso di Storia dell’arte contemporanea, tenuto dalla prof.ssa Elena Di Raddo, che è stata la referente complessiva nello sviluppo del progetto.Quindi “Arte cinetica” è, di fatto, una mostra-saggio finale, attraverso cui gli studenti dello S.t.ar.s. dell’Università Cattolica hanno affrontato direttamente la creazione di un evento espositivo di alto livello, in una prospettiva professionalizzante e altamente formativa, che li ha immersi nel lavoro preparatorio inerente all’organizzazione della mostra: dallo studio del percorso espositivo, alla schedatura delle opere, all’allestimento, alla promozione attraverso i media.La mostra, che ha avuto il sostegno di Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, che ha messo a disposizione gli spazi espositivi della Sala dell’affresco, presenta ventiquattro importanti opere di arte cinetica e programmata provenienti da collezioni private bresciane (tra cui la raccolta Prestini). L’obiettivo è di fornire al visitatore gli strumenti utili a riconoscere il pensiero generativo di questa tendenza, sviluppatasi soprattutto negli anni Sessanta e Settanta del Novecento.Al centro dell’attenzione, in queste opere, è lo studio della percezione visiva e della resa in termini pittorici e plastici del movimento, della luce e dei fenomeni ottici.Il linguaggio impiegato dagli artisti è di matrice astrattista, ma va oltre le mere istanze compositive e formalistiche. L’intento è di puntare al coinvolgimento dello spettatore non sul piano emozionale, ma su quello percettivo e psicologico, e quindi di:- stimolare i fenomeni della visione;- studiarne l’instabilità e la mutevolezza;- sperimentare le facoltà cinetiche dell’opera, sia dal punto di visto virtuale, sia meccanico;- “programmare” il risultato estetico, individuando un metodo di “costruzione” dell’immagine rigoroso e oggettivo.Gli artisti presenti in mostra sonoMarina Apollonio, Mario Ballocco, Alberto Biasi, Hartmut Böhm, Ennio L. Chiggio, Toni Costa, Franco Costalonga, Carlos Cruz-Diez, Dadamaino, Hugo Demarco, Lucia Di Luciano, Horacio García Rossi, Hans Jörg Glattfelder, Julio Le Parc, Marcello Morandini, Giovanni Pizzo, Francisco Sobrino, Ludwig Wilding.Una novità, nell’allestimento, è l’audioguida sotto forma di applicazione, scaricabile gratuitamente e funzionante tramite telefoni cellulari e tablet. Presso la biglietteria del museo saranno consegnate ai visitatori le indicazioni per l’utilizzo dell’applicazione. Ogni opera esposta avrà accanto una TAG, collegata a una scheda esplicativa, alla quale sarà possibile accedere per ascoltare la spiegazione e il commento dell’opera stessa.La mostra è realizzata con il contributo degli allievi del Laboratorio di organizzazione di eventi espositivi (Marta Arizzi, Maria Giovanna Barbaglia, Lara Bessi, Letizia Bonomi, Marta Cavalieri, Chiara Chiarelli, Giuditta Colombi, Davide Fogassi, Silvia Frugoni, Luca Gabbriellini, Giorgia Ghiretti, Lorenzo Guajana, Marisa Paderni, Enrico Ratti, Chiara Rigolli, Linda Rocco, Camilla Sartori, Maria Serena Seghezzi, Diego Taetti, Chiara Turati, Alessandra Van Zwam, Giulia Vitali) e di allievi ed ex allievi del Laboratorio di scrittura critica, che hannocontribuito alla schedatura delle opere (Silvia Andrini, Celeste Baracchi, Ilaria Bosetti, Chiara Chiarelli, Elena Facchetti, Maria Gaburri, Cinzia Guida, Giovanni Lamera, Chiara Rigolli, Camilla Sartori). Le traduzione delle schede in inglese sono a cura di Lucas Padovani. Con il contributo di TRAVEL SIA.Ingresso alla mostra compreso nel biglietto del Museo di Santa Giulia.