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POVERI MA BELLI! Giacomo Ceruti, oltre il Pitocchetto. Il corso si svolgerà fra ottobre e dicembre 2022. Specialisti e studiosi interverranno, per ricomporre come in un mosaico, la poliedrica figura dell’artista e gli esiti delle ricerche più recenti.

POVERI MA BELLI! Giacomo Ceruti, oltre il Pitocchetto
Il corso si svolgerà fra ottobre e dicembre 2022, alle ore 18.00
presso l’Auditorium del Museo di Santa Giulia

La nuova edizione del tradizionale corso di storia dell’arte è stata pensata in preparazione ad uno degli eventi espositivi che caratterizzerà la programmazione culturale di Fondazione Brescia Musei in occasione dell’importante appuntamento di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura.

A trentasei anni dalla mostra che Brescia aveva dedicato a Giacomo Ceruti nel 1987, Fondazione Brescia Musei propone, dal 14 febbraio al 28 maggio 2023, il grande progetto espositivo
Stracci e seta. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento
, che intende mettere in luce da un lato il radicamento di Ceruti entro l’avventura della “pittura della realtà” in Lombardia, avviatasi tra Bergamo e Brescia nel pieno Cinquecento, dall’altro il respiro internazionale del suo percorso, in grado di intercettare istanze sovraregionali.

Dopo la celebrata presenza di due capolavori cerutiani della Pinacoteca Tosio Martinengo nelle sale dell’Ermitage di San Pietroburgo (inverno 2021) e in vista della tappa americana a Los Angeles presso il Getty Museum (estate 2023), il corso apre la stagione dedicata a Giacomo Ceruti.
Specialisti e studiosi interverranno, in incontri talvolta condotti a due voci, per ricomporre come in un mosaico, la poliedrica figura dell’artista e gli esiti delle ricerche più recenti, proponendo nuovi punti di vista su uno dei grandi protagonisti del Settecento europeo.

IL PROGRAMMA

26 ottobre ore 18.00

Giacomo Ceruti una scoperta (relativamente) recente
Roberta D’Adda, coordinatore Settore Collezioni e Ricerca Fondazione Brescia Musei

Ospitato in un piccolo dossier monografico all’Ermitage di San Pietroburgo nel 2021/22 e atteso a Los Angeles per l’estate del 2023, Ceruti è un pittore che è stato per molto tempo dimenticato. Dopo una carriera lunga e fortunata, infatti, in brevissimo tempo il suo nome è pressoché scomparso dalla letteratura artistica, fino al completo oblio. La sua riscoperta parte, all’inizio del Novecento, dalla Pinacoteca Tosio Martinengo e passa poi dal castello di Padernello, in un crescendo progressivo che ha tra i suoi protagonisti Roberto Longhi, Mina Gregori e Giovanni Testori.


Giacomo Ceruti: un pittore tra popolo e nobiltà
Francesco Ceretti, PhD student presso Università degli Studi di Udine

L’incontro affronterà la figura di Giacomo Ceruti protagonista assoluto della pittura lombarda del Settecento. Soffermandosi sulle opere più significative realizzate dall’artista milanese, verrà ripercorsa l’intera carriera del pittore, dagli esordi bresciani intorno al cosiddetto ciclo di Padernello alla stagione veneziana presso il Feldmaresciallo Schulenburg, sino a toccare la produzione più matura, tra Piacenza, Tortona e Milano.

3 novembre ore 18.00

Pittura di genere o pittura della realtà? Riflessioni sull’epopea degli umili di Giacomo Ceruti
Francesco Frangi, professore di Storia dell’arte moderna, Università degli Studi di Pavia

Le rappresentazioni dei ceti umili realizzate da Giacomo Ceruti nel corso di tutta la sua carriera possono essere considerate immagini fedeli della realtà del tempo? Oppure sono da considerare creazioni elaborate all’interno delle consuetudini della pittura di genere? Tentare di dare una risposta a questi interrogativi significa ragionare sulle autentiche ragioni della grandezza e della singolarità dell’artista lombardo.

Addormentare la plebe. Miseria e nobiltà a Brescia nel Settecento tra paternalismo e assistenzialismo
Enrico Valseriati, PhD Fellow presso l’Istituto storico italo-germanico in Trent
o
Stando alla visita pastorale del vescovo Giovanni Molin, alla metà del Settecento, nella parrocchia di San Giovanni, i cittadini bresciani dichiarati poveri raggiunsero il 71,43% dell’intera popolazione. Queste cifre altissime furono il sintomo di un disagio sociale che si protrasse sino alle soglie dell’età contemporanea nei quartieri più sovrappopolati di Brescia; allo stesso tempo, ci dicono molto della temperie che spinse l’aristocrazia urbana a commissionare a Giacomo Ceruti le celebri istantanee della vita dei pitocchi. Questo intervento intende discutere alcuni aspetti delle committenze cerutiane in relazione all’endemica povertà di alcuni quartieri di Brescia.

10 novembre ore 18.00

Ceruti pittore di ritratti e di teste di fantasia negli anni della maturità
Alessandro Morandotti, Docente di Storia dell’arte moderna, Università degli Studi di Torino
L’incontro permette di seguire la svolta stilistica e iconografica del pittore dei ceti umili che, specie a partire dagli anni in cui è documentato in Veneto, tra Venezia e Padova (1736-1738), scopre il colore brillante dei maestri veneziani e sperimenta nuove iconografie diventando presto, al ritorno in Lombardia, uno dei più apprezzati ritrattisti dell’aristocrazia, accostando i grandi modelli internazionali, francesi innanzitutto. Ceruti non tradisce però mai la sua vena di pittore della realtà anche negli anni maturi, quando le scene pauperistiche escono di scena dal suo repertorio o sono riviste attraverso il filtro della scena pastorale.

Giacomo Ceruti, cronista di moda della sua epoca
Margherita Rosina, docente di Storia del tessuto, Università Statale di Milano

Noto per i dipinti raffiguranti gente del popolo in lacere vesti dai colori sommessi, il Ceruti ha lasciato anche una notevole quantità di ritratti di suoi contemporanei vestiti con preziosi capi di abbigliamento dagli splendidi tessuti, impreziositi da merletti e ricami. Il confronto con abiti della medesima epoca ancora conservati in raccolte museali e private dimostra quanto attento egli fosse nella rappresentazione dell’abbigliamento del Settecento.

21 novembre ore 18.00

Giacomo Ceruti e le stampe: collezionista e copista
Francesco Ceretti, PhD student presso Università degli Studi di Udine

L’incontro indagherà un aspetto particolare relativo alla poetica di Giacomo Ceruti, relativo all’utilizzo delle incisioni come modello per i suoi dipinti. Definire il ruolo occupato dalle stampe nel laboratorio creativo di Ceruti risulta determinante per comprendere fino a che punto si spinge l’inscindibile rapporto tra pittura e realtà nella produzione cerutiana. Si verificherà, infatti, come lungo tutta la sua carriera a noi nota, l’artista trasse suggestioni più o meno puntuali dall’infinito repertorio delle incisioni, dando seguito a una prassi ricorrente fra i pittori di genere.

24 novembre ore 18.00

Un istante in piena vista: il Ceruti e la lingua della verità
Luca Scarlini, scrittore e performer

Giacomo Ceruti dedicò la sua arte a raccontare gli aspetti meno ovvii della realtà. Firmò un ritratto della società tra nobili spesso decadenti e popolani nobili d’animo. “Poveri ma belli” ruba un titolo alla commedia all’italiana per narrare l’avventura di un artista che ha saputo guardare l’altro lato del reale.

1 dicembre ore 18.00

Arte e socialità. I temi della povertà e del lavoro nell’arte tra fine Ottocento e Novecento
Valerio Terraroli, Professore ordinario di Storia della critica d’arte e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Verona.

I temi della povertà vengono declinati dagli artisti nel corso dell’Ottocento e del primo Novecento con una nuova consapevolezza sociale e ideale che affronta i temi dell’indigenza, della migrazione, della povertà con i temi del lavoro, dello sfruttamento e del riscatto sociale. Nasce così una sorta di connubio tra l’arte moderna e un nuovo spirito sociale che arriva a capolavori Vittime del lavoro di Vincenzo Vela e il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo e, nel corso del primo Novecento, sia nelle Avanguardie sia nella Neue Sachlichkeit in Germania (Dix, Grosz), nel Realismo magico italiano (Cagnaccio di San Pietro) e nel Novecento (Martini).

INFORMAZIONI
Costo: € 50,00 per tutti
€ 35,00 solo per guide turistiche autorizzate

MODALITA’ DI ISCRIZIONE:
Per iscriversi è necessario prenotarsi al Centro Unico Prenotazioni
Tel. 030.2977833-834 cup@bresciamusei.com
e saldare la quota tramite bonifico bancario entro il 24 ottobre intestato a:
Fondazione Brescia Musei
BPER BANCA S.p.A. Filiale di Brescia – Via Trieste, 25122 Brescia
IBAN: IT48D0538711210000042679515

I biglietti verranno consegnati in occasione della prima lezione 26 ottobre e danno diritto alla partecipazione al corso e a 1 ingresso in Pinacoteca per visionare le opere di Giacomo Ceruti entro fine anno 2022.

L’iscrizione verrà confermata all’atto del pagamento della quota.
Si segnala che non è previsto il rimborso della quota di iscrizione
.

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