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Domenica 13 marzo torna l'atteso appuntamento mensile dell'OPERA DEL MESE. Vi aspettiamo alle ore 15.30 presso la White room del Museo di Santa Giulia per la presentazione del Calendario di Guidizzolo con l'archeologa Serena Solano.

L’OPERA DEL MESEIl calendario di GuidizzoloIntroduce l’opera Serena Solano, funzionario archeologo, Soprintendenza Archeologia della LombardiaDomenica 13 marzo 2016, ore 15:30Museo di Santa Giulia White RoomIngresso libero (fino ad esaurimento posti)Domenica 13 marzo 2016, alle ore 15:30, presso la White Room del Museo di Santa Giulia, torna l’appuntamento mensile dell’Opera del Mese con la presentazione del calendario di Guidizzolo, esposto nella sezione “L’età romana. Il territorio” di Santa Giulia Museo della Città.Presenterà l’opera Serena Solanofunzionario archeologo, Sovrintendenza Archeologia della Lombardia.Il calendario di Guidizzolo fu scoperto nel 1891 a Guidizzolo nell’alto mantovano, in località San Martino. Fu subito riconosciuto come parte di un calendario romano e inserito quindi nel Corpus Inscriptionum Latinarum e nelle Inscriptiones Italiae come Fasti Guidizzolenses. Nel mondo romano Fasti erano propriamente i giorni in cui era lecito amministrare la giustizia. In senso lato la parola è poi passata a indicare il calendario in cui erano indicati anche i giorni festivi (feriae). I calendari epigrafici pervenuti sono generalmente scolpiti su lastre di pietra o più raramente dipinti su intonaco. Particolarmente numerosi sono quelli della prima età imperiale, legati alla necessità di sostituire al vecchio calendario repubblicano quello introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. che, con le modifiche introdotte nel 1582 da Papa Gregorio XII, è ancora oggi quello più ampiamente utilizzato al mondo. Nella forma giunta a noi il reperto di Guidizzolo consiste in un piccolo frammento di laterizio di 16,5 x 16 x 4 cm. Rotto sulla sinistra, presenta i margini destro e inferiore finiti e quindi originali, il lato superiore, rovinato e consunto, solo in parte riconoscibile come sicuramente lacunoso. Nel suo sviluppo integrale il calendario doveva avere un supporto di circa un piede e mezzo romano (44cm), per due piedi (57cm), per circa 4 cm di spessore – rispondenti alla forma e alle dimensioni di una tegula. Poteva originariamente trattarsi di un pezzo unico oppure, come sembra suggerire l’esame visivo del reperto, di più elementi di laterizio assemblati e accostati. Sul manufatto di Guidizzolo venne iscritto prima della cottura, con uno strumento appuntito, un calendario completo di feriale. Dell’insieme originario rimangono a sinistra gli ultimi dodici giorni del mese di novembre, gli ultimi quattordici del mese di dicembre e a destra le feste dell’ultimo semestre dell’anno: Apollinaria, Neptunalia, festa in onore di Diana, Volkanalia, Septimontium, Saturnalia, festa in onore di Epona. In corrispondenza di ogni ricorrenza, un piccolo foro serviva ad ospitare un’asticella o un chiodino per segnare il giorno corrente. L’analisi del calendario, in cui compare il mese di Augustus, introdotto intorno all’8 a.C. a sostituzione del sextilis, e le caratteristiche del feriale, in cui vi è un vero e proprio compendio di feste della tradizione più autenticamente romana, mentre mancano quelle introdotte sotto gli imperatori successivi ad Augusto, inducono a datare il reperto all’età augustea. Tra le feste, che rimandano al clima ideologico augusteo, originale e non altrimenti attestata in un calendario è l’ultima citata, quella a Epona, che appare spia e espressione di un culto proprio del substrato locale preromano celtico. La dea legata al mondo equino da una parte, all’abbondanza dall’altra, ebbe successo principalmente in ambiente militare fra II e IV sec. d.C.L’Opera del mese: 12 capolavori per 12 mesi è un progetto per la valorizzazione del patrimonio museale bresciano promosso da Fondazione Brescia Musei insieme all’Assessorato alla Cultura Creatività e Innovazione del Comune di Brescia e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia.Oltre alla conferenza di presentazione, tenuta dalla dottoressa Serena Solano, saranno dedicati all’opera del mese anche approfondimenti sui canali web e i social network del Comune e di Fondazione Brescia Musei, e un filmato su Youtube.L’Opera del Mese sarà inoltre identificata nel percorso museale attraverso un totem, fornito di scheda di approfondimento cartacea e apposito QRcode di riferimento, leggibile con il proprio smartphone.PER INFO:www.bresciamusei.comsantagiulia@bresciamusei.comtel. 030.2977833-4