Un film di
Ferenc Török
Con
Péter Rudolf, Eszter Nagy-Kalozy, Bence Tasnádi
Genere
Drammatico
Durata
91'

L'EDEN IN SALOTTO – la piattaforma online per poter vedere da casa i film proposti da Nuovo Eden, come al cinema, ma nel tuo salotto.

È il 12 agosto 1945, la seconda guerra mondiale volge al termine e trascina dietro di sé i rovinosi strascichi di un orrore ancora tutto da risolvere. Alla stazione ferroviaria di un piccolo villaggio rurale ungherese, due misteriosi stranieri vestiti di nero scendono dal treno. È il giorno delle nozze del figlio del vicario, Árpád, con una giovane contadina, Kisrózsi, e nel villaggio si percepisce una certa agitazione. All’ombra dell’occupazione delle truppe sovietiche, mentre fervono i preparativi per il matrimonio, i due uomini, due ebrei, probabilmente padre e figlio, scaricano da un vagone del treno due casse che recano l’etichetta “profumi”, le caricano su un carro e si incamminano verso il villaggio. Nel giro di poche ore tutto cambia. L’influente vicario del villaggio, István Szentes, comincia a sospettare che i due uomini possano essere gli eredi dei concittadini ebrei deportati dai nazisti e teme che questi possano essere tornati per reclamare i beni che gli abitanti della cittadina hanno acquisito illegalmente durante la guerra. La lenta e silenziosa marcia dei due sconosciuti genera in tutti gli abitanti un panico che rivela quanto la vita di ognuno di loro sia ancora drammaticamente legata alla tragedia della deportazione di cui si sono resi, più o meno direttamente, complici. Il dolente incedere dei due ebrei scandisce il tempo della storia, mentre segreti, colpe, rimorsi, violazioni e tradimenti del passato cominciano a riemergere nell’intreccio delle relazioni tra i personaggi.

Una fotografia in un bianco e nero alquanto originale di Elemèr Ragàlyi, uno dei migliori nel suo campo è il tratto distintivo di "1945", un film che lascia il segno. I dialoghi sono scarni ma parlano per loro le facce belle dei contadini e degli abitanti del luogo che si muovono tra scenari che appaiono volutamente posticci, come se fossero pezzi di un fondale teatrale. La musica, firmata da Tibor Szemzo, enfatizza i momenti clou della storia. Nel finale, catartico per i due stranieri che hanno scatenato tutto, gli elementi sacri del fuoco e dell’acqua si mischiano con il vapore del treno che lascia una piccola stazione di paese dove il passato è tutto racchiuso in una scatola di ricordi sepolti in un giardino. (Ivana Faranda, Ecodelcinema.it)

1945 è tratto dal racconto intitolato Homecoming dello scrittore ungherese Gábor T.Szántó, i cui saggi e racconti brevi sono stati tradotti in diverse lingue e inseriti nell'antologia americana Contemporary Jewish Writing in Hungary (Paperback, 2003).

Il biglietto per la proiezione in streaming è di 4 euro.

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