Un film di
Rian Johnson
Con
Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis
Genere
Thriller, giallo
Durata
131'

Harlan Thrombey, un agiato romanziere, viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc, uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio. In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio. Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta, la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Il noto regista e sceneggiatore Rian Johnson (Brick-Dose Mortale, Looper, Star Wars: Gli Ultimi Jedi) rende il proprio omaggio alla regina del giallo Agatha Christie con KNIVES OUT, intrigante e attuale mistery, dove tutti, nessuno escluso, possono essere il possibile assassino. Un film imprevedibile che si snoda tra svolte narrative e stilistiche soprendenti.

Divertente ripescaggio di un genere amato da moltissimi appassionati, che diventa al tempo stesso una spassosa e intelligente satira dell'America contemporanea, mai troppo evidente ma sempre dritta al bersaglio. Con un cast in stato di grazia, Rian Johnson confeziona una trama a prova di bomba che non rinuncia a nessuno dei vecchi e collaudati artifici ma li utilizza in modo inedito e spesso sorprendente. Si ride molto e si resta incollato allo schermo fino alla fine, anche se non vorremmo essere nei panni del traduttore dei dialoghi, che dovrà inventarsi difficilissime analogie per non far perdere allo spettatore il senso di alcuni passaggi fondamentali. (Daniela Catelli – Comingsoon.it)

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