Ingresso gratuito

Incontro di approfondimento cinematografico con il critico e docente universitario Giuseppe Previtali, in occasione della rassegna “Al cuore dei conflitti”.

Durante l’incontro saranno approfonditi i temi legati alla rappresentazione dei conflitti e delle guerre nel cinema, con particolare attenzione ai film presenti nella rassegna.

Il cinema contemporaneo si è infatti continuamente interrogato tanto sui conflitti in atto in varie parti del mondo quanto sulle loro strategie di rappresentazione. In un’epoca in cui le guerre sono spesso combattute anche attraverso le immagini, quale ruolo critico può (o forse deve) avere il cinema?

Giuseppe Previtali

Giuseppe Previtali (1991) è assegnista di ricerca e docente a contratto presso l’Università degli Studi di Bergamo.

I suoi principali interessi di ricerca riguardano le forme estreme della cultura visiva contemporanea e il problema dell’educazione visuale.

Ha pubblicato estesamente su questi temi; in particolare, è autore delle monografie Pikadon. Sopravvivenze di Hiroshima nella cultura visuale giapponese (2017) e L’ultimo tabù. Filmare le morte fra spettacolarizzazione e politica dello sguardo (2020).

Al cuore dei conflitti

Rassegna cinematografica dal 15 gennaio al 16 febbraio 2022.

Proiezioni ogni mercoledì alle 21.00 al Nuovo Eden, via N. Bixio 9, Brescia.

L’undicesima edizione della rassegna Al cuore dei conflitti, promossa da Federazione Italiana Cineforum, fa tappa anche a Brescia con cinque film che parlano del mondo, della sua storia recente e contemporanea, delle guerre che ne stravolgono la geografia fisica e umana: Bulgaria, Spagna, Repubblica Ceca, Russia e Grecia fanno da teatro a storie di uomini e donne che combattono contro i pregiudizi, le condizioni di restrizione fisica e psicologica, lo schiacciamento della propria identità, per riuscire a conquistare un futuro dignitoso e le condizioni di un’esistenza decorosa.

Cinque film, dal dramma dei migranti raccontato con humor (bianco e) nero di Strah – Fear, alla storia di un Presidente drammaturgo, Havel. Dalla memoria e dolore della strage del Teatro Dubrovka di Mosca in Konferentsiya – Conference ai campi rifugiati tra incertezza e attesa di Killing Time e quelli di contenimento del regime franchista in Josep.