IL CINEMA D'ARTISTA ITALIANO

Il cinema d’artista italiano: un incontro con alcuni maestri storici dell’arte italiana che si sono espressi con il cinema.

ARS MEMORIAE, di Gianfranco Baruchello, 2009, durata: 20’
“Il mio genere è lo spreco, e lo spreco è tutta la mia vita. Nel film Ars memoriae ricompongo la mia vita e le persone che ho incontrato, frugo nel mio passato. Ho fatto un archivio di sessantadue schede in cui ci sono personaggi ed esperienze con cui ho creato il film, suddiviso in quattro parti. In una ci sono io che spiego post factum l’operazione. Alla fine, ho optato per l’oblio e mi sono ripreso mentre, una ad una, bruciavo le schede dell’intero archivio. Ricordare è infatti un dramma perché riporta in vita i fallimenti e gli errori commessi. Ancora oggi io continuo a sprecare la mia vita senza però farne un dramma”. (Gianfranco Baruchello)

IL GIOCO, 1967, durata: 4’
LA SOLITUDINE FEMMINILE, 1967, durata: 7’
di Giosetta Fioroni
Queste due opere, fanno parte dei cortometraggi realizzati da Giosetta Fioroni nel 1967: Coppie, La solitudine femminile, Gioco (interpretato da Pino Pascali), Goffredo. I film, dalla breve durata, hanno un taglio autobiografico con un’attenzione particolare per il mondo femminile.

UMANOMENO, di Magdalo Mussio, 1973, durata: 12,30’
Chiamato alla Fondazione Lerici per realizzare dei documentari tra cui ‘I ragazzi di Terezin’, diventa redattore della C.M. Lerici Editore, e, nel 1966, responsabile di redazione della rivista ‘Marcatre’ e della collana ‘Marcalibri’; inoltre pubblica volumi di scrittura visuale come Il Fastidio delle parole, Edition d’écriture, Paris, 1968, In pratica, Lerici Editore, Milano, 1968, Praticabile per memoria concreta, Lerici Editore, Roma, 1970.
Cura le scenografi e per Majakovskij & C. alla rivoluzione d’ Ottobre per la regia di C. Quartucci e prosegue nelle sperimentazioni sul fi lm d’animazione realizzando una serie di corti, tra cui ‘Reale assoluto’, ‘Il potere del Drago’, che nel 1972 viene premiato con il Nastro d’ argento, e ‘Umanomeno’.Film animato con una colonna sonora fatta da musiche dei Pink Floyd.

CANI LENTI, di Franco Vaccari, 1971, durata 12’
Con l’intenzione di negare il punto di vista classico di chi realizza immagini fotografiche, Franco Vaccari, fra il 1967 e il 1968 fotografa la città vista a livello di cane, serie con la quale prosegue il percorso. "Fra i tanti automatismi che entrano in gioco quando si scatta una fotografia – spiega l'artista – c'è anche quello di fare tutte le riprese ad altezza d'uomo. Per liberarmi da questa abitudine ho cercato di immedesimarmi in un cane per vedere con i suoi occhi e ho abbassato la macchina dai soliti 170 centimetri ai 50". Ancora protagonisti gli animali nel video che noi presentiamo dove alcuni randagi sono stati ripresi al rallentatore, una modalità che mostra l'interazione fra la macchina da presa e gli animali che si sentono osservati.

I video saranno introdotti e commentati da Melania Gazzotti, Albano Morandi e Piero Cavellini.

Ingresso 3,00 euro. Omaggio per chi presenta alla cassa il biglietto d'ingresso alla mostra NOVECENTO MAI VISTO allestita presso il Museo di Santa Giulia.