Gloria mundi

Daniel dopo aver scontato una lunga condanna di vent'anni a causa di un terribile crimine giovanile, esce di prigione e torna a Marsiglia. La sua ex moglie Sylvie, che nel frattempo si è ricostruita un'altra famiglia con Richard, gli comunica che Mathilda, la loro figlia, ha dato alla luce Gloria e che Daniel è perciò diventato nonno. Durante l'assenza di Daniel ognuno si è fatto o rifatto una vita. Al suo rilascio, Daniel sperava di trovare una famiglia unita e serena, ma quello che gli si presenta davanti è solo disperazione in ogni sua forma. Quando l'uomo va a conoscere sua nipote, trova i suoi familiari che cercano di lottare in ogni modo per restare in piedi e farà di tutto per aiutarli. Mathilda ha un lavoro precario come addetta alle vendite part-time, mentre il suo compagno, Nicolas, lavora come autista di Uber in un ambiente ricco di rivalità e competizione. Rattristato e sconsolato, Daniel cercherà di compensare questi anni di assenza, provando a essere un supporto per questa famiglia disfunzionale e sull'orlo del baratro.

Robert Guédiguian torna ad affrontare i temi che da sempre gli stanno a cuore e che riassume così: "Per parafrasare Marx: ovunque il capitalismo è riuscito a regnare ha distrutto l'amicizia fraterna e le relazioni di mutuo sostegno lasciando come unico legame tra le persone il freddo interesse e il denaro. Ha annegato tutti i nostri sogni nelle gelide acque del calcolo egoista".