Un film di
Victor Fleming, Mervyn LeRoy, Richard Thorpe, King Vidor
Con
Judy Garland, Frank Morgan, Ray Bolger, Billie Burke, Amelia Batchelor
Genere
Musicale
Durata
101'

IL CINEMA RIROVATO

Una favola musical che trova la sua ragion d’essere in un’immortale canzone, Over the Rainbow, e in una voce che s’impenna limpida sulla soglia estrema dell’infanzia. Un film di fondazione dell’immaginario americano: “Non ebbe gran successo all’uscita. Ci vollero vent’anni per recuperare i costi. Ma poi finì per essere trasmesso così spesso in televisione che l’America si ritrovò ipnotizzata a fissare uno strano riflesso di sé” (Peter von Bagh).

Judy Garland s’aggira inquieta nella terra di nessuno che precede l’adolescenza, finché un tornado la solleva in volo dal grigio Kansas e la trasporta oltre l’arcobaleno. Lo schermo s’accende di colori e forme ai bordi dell’allucinazione, le immagini si compongono in allegorie, le scarpette rosse schiacciano streghe cattive come Eva la testa del serpente. La morale che tanto dispiacque a Salman Rushdie, “nessun posto è bello come casa mia”, avrebbe dominato almeno due decenni successivi di cinema americano.
Il film viene presentato anche nella versione 3D, che naturalmente nel 1939 non esisteva: è uno spettacolare esperimento di ‘reinvenzione’ realizzato dalla Warner nel 2014, lavorando fotogramma per fotogramma una scansione ottenuta a partire dal negativo originale Technicolor.

La proiezione di Domenica 18 dicembre sarà in versione doppiata in italiano e in 2D. Mercoledì 21, invece, le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano; alle 17 il film sarà proiettato nella versione in 2D, alle 21 in 3D.

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