Il sole anche di notte
13 February 2014 - 20:45
IL CINEMA E DIO
Nel Settecento napoletano, all'ombra dei Borboni, Sergio Giuramondo è un giovane nobile di provincia deciso a raggiungere la perfezione ed il successo. È il più brillante tra gli allievi ufficiali dell'Accademia, e re Carlo III sembra volergli spianare la carriera, propiziando il suo matrimonio con una nobile che, poco prima del matrimonio, gli confessa di essere stata l'amante del sovrano. Sergio abbandona tutto: l'idea del matrimonio, la corte, l'esercito. Si fa frate, "per trovarsi più in alto di chi lo ha umiliato", poi eremita in un altopiano. La sua fama di santità aumenta finché però egli cede carnalmente con una ragazzina malata. Allora fugge e cerca la morte pensando di annegare in un laghetto, ma non vi riesce. Nel "Padre Sergio" di Tolstoj – che prima dei Taviani ha dato origine a due altri film: nel 1928, in Italia, di e con Febo Mari, e nel 1917 in Russia, con il grande Mosjukin – vi è il dramma di un uomo che cerca nella santità la grandezza e finisce con il non trovare né l'una né l'altra. Una scelta, la sua, di annientamento di sé nell'incontro con l'Onnipotente, e che il suo dio invece risolve nel rigetto più completo.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.