Un film di
Elia Suleiman
Con
Ali Suliman, Elia Suleiman, Saleh Bakri, Nati Ravitz
Genere
drammatico
Durata
105'

Semiautobiografico, in quattro episodi, Il tempo che ci rimane racconta le vicissitudini di una famiglia (quella del regista) dal 1948, anno di fondazione dello stato israeliano, fino a tempi recenti. Il film è ispirato ai diari privati del padre di Suleiman, a partire da quando si è unito alla resistenza nel 1948, e alle lettere inviate dalla madre a membri della famiglia che furono costretti a lasciare il paese. Associando questi materiali ai ricordi intimi di tutti loro e del tempo trascorso insieme, il regista nel film ha voluto ritrarre la vita quotidiana di quei Palestinesi che decisero di restare e che furono etichettati come 'Arabi Israeliani', vivendo da stranieri nella loro stessa patria.

Il regista attraversa la storia mettendo in gioco se stesso e la sua famiglia. Sullo sfondo, il riflesso della Palestina, sospesa tra normalità e follia, ricostruita da una memoria personale e familiare che oltrepassa ogni frammento documentaristico per dare forma a un folgorante cinema dell’assurdo carico di humor spesso grottesco, ma sempre sottile e raffinato.

Presentato al Festival di Cannes 2009 è in prima visione a Brescia.

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