Il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della Gloria. LE OPERETTE MORALI, l'opera dove più si trova l'anima profonda di Leopardi, raccontate dalla comapgnia che le porta in scena, per la regia di Mario Martone. (Teatro Sociale, da mercoledì 5 a domenica 9 marzo).

A seguire TEATRO DI GUERRA, di Mario Martone.

Siamo nel 1994 e da tre anni è in corso la guerra nella ex-Jugoslavia. A Napoli Leo, giovane attore e regista, inizia le prove di uno spettacolo che ha intenzione di portare nella Sarajevo oppressa dalla guerra. in città la compagnia lavora in un teatro malandato, inserito tra i vicoli brulicanti dei quartieri spagnoli. Il testo da mettere in scena è "I sette contro Tebe", dramma di un assedio e di una guerra fratricida.

Nelle "note di regia" che accompagnano il suo terzo film Mario Martone indica i tre principi di base che si era prefisso quando aveva deciso di costruire, con Teatro di guerra, uno strumento per avvicinare ciò che stava accadendo nella ex-Jugoslavia. 1) Non mostrare immagini di Sarajevo. 2) Non parlare dell'"altro" in guerra ma di noi stessi "in pace". 3) Filmare il teatro per davvero, accettando che lo sviluppo del film dipendesse dall'andamento reale delle prove.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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