30 December 2021 - 17:00

30 December 2021 - 19:00

31 December 2021 - 21:15

01 January 2022 - 16:00

Un film di
Jean-Paul Salomé
Con
Isabelle Huppert, Hippolyte Girardot, Farida Ouchani, Liliane Rovère, Iris Bry
Origine
Parigi, 2019
Durata
106′
Versione originale con sottotitoli in italiano
Giovedì 30 dicembre, ore 17.00 – ore 19.00

Patience è una traduttrice dall’arabo. Frustrata e annoiata da un lavoro mal pagato, collabora con la polizia per ascoltare e trascrivere le intercettazioni di una banda di trafficanti di stupefacenti. Quando si accorge che uno di loro è il figlio di una donna a lei cara, decide di aiutarlo. Nel farlo, mette le mani per caso su una grossa partita di marijuana e decide di dare un’imprevedibile svolta alla sua vita. Si trasforma nella misteriosa Padrina, rifornendo i piccoli spacciatori delle banlieu parigine e facendo impazzire la polizia, che non riesce a svelare l’identità di questa imprendibile Madame del narcotraffico.. Una magnifica Isabelle Huppert in una sorprendente performance comedy.
La chiamano “la daronne”, sospira un giorno il buon Philippe, compagno di vita possibile e uomo di legge integerrimo che non sa più che pesci pigliare. Ma è l’ennesima etichetta che a Patience non sta bene: non di donna anziana, piuttosto di una madre o una signora distinta, di certo qualcuno sopra i trent’anni. Definizioni troppo generiche per qualcuno che si è scoperto genio criminale più come ricerca di identità che per reale bisogno economico. Formidabile e sfuggente, la padrina sfrutta le ambiguità della traduzione per creare nuovi personaggi e realtà alternative, mettendosi in tasca il tragitto emozionale tra le lingue di partenza e di arrivo. Così facendo diventa non soltanto esso stesso un riuscito esempio di traduzione tra i generi cinematografici, ma un elemento di un discorso aperto nella filmografia recente di Isabelle Huppert, incastrandosi alla perfezione tra Elle, Frankie, Le cose che verranno ed Eva. Una galleria di donne in transito che la diva francese sa rendere enigmatiche al mondo ancor più che a se stesse.

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