L’amore è più freddo della morte
L'esordio alla regia del cineasta bavarese Rainer Werner Fassbinder è un gangster-movie diretto in maniera già molto personale, tra lo strampalato e lo straniante (Long Take)
Info
Franz (R.W. Fassbinder) che convive con Johanna (H. Schygulla) e la sfrutta, è attratto fisicamente da Bruno (U. Lommel) che lo spia per conto del racket, disposto persino a dividere con lui la donna. Lei rifiuta e informa la polizia di un loro piano per una rapina in banca. Bruno dà ordine di ucciderla.
È già presente, insieme con la struttura triangolare di base (due uomini e una donna), il rapporto di padrone e vittima, tipico del regista. Formalmente è un’ibrida contaminazione tra atmosfere da film nero hollywoodiano (e Melville) e vezzi stilistici in prestito da Godard e Straub (Il Morandini)
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Focus Fassbinder
Nessun regista è stato più controverso, scandaloso, prolifico e ossessionato dal cinema di Rainer Werner Fassbinder.
Morto tragicamente, il 10 giugno del 1982, a soli 37 anni, Fassbinder aveva rivoluzionato il teatro e lasciato un totale di 44 film e serie televisive diretti e, spesso, autoprodotti. Nessuno, prima o dopo di lui, è stato in grado di narrare la società tedesca in modo così duro e veritiero attraverso personaggi indimenticabili, comunque capaci di emozionare, toccare l’animo umano, offrire una possibilità.
Nuovo Eden propone un tributo attraverso 5 dei suoi film più rappresentativi – in versione restaurata dalla R. W. Fassbinder Foundation – e Fassbinder, inedito documentario biografico della regista tedesca A. Hendel