Manaslu – la montagna delle anime
Il ritratto della vita di Hans Kammerlander, uno dei più grandi scalatori del nostro tempo. Scalatore, guida alpina, maestro di sci, Hans Kammerlander, nato a Campo Tures (Bolzano) nel 1956, è un recordman di scalate su cime oltre gli ottomila metri. Nel 1984, con Reinhold Messner che lo vuole come compagno, compie l'impresa di due di seguito, il Gasherbrum I e II, nel giro di una settimana. Nel 1996 raggiunge la cima dell'Everest senza maschera d'ossigeno e ne discende in sci, detenendo un primato tuttora imbattuto che gli porta successo e fama mondiali. Temperato dalla fatica fisica appresa da bambino nel maso dei genitori, innamorato della montagna dall'età di 8 anni, non ha mai smesso di porsi obiettivi sempre più difficili ("Gli obiettivi sono più importanti dei ricordi" è uno dei suoi motti). L’episodio più doloroso, nel 1991 al Manaslu in Nepal, dove perse tragicamente due dei suoi migliori amici. Nell'autunno 2017, Kammerlander e il suo compagno Stephan Keck tornano al Manaslu per scalare la vetta alta 8163 metri e poi scendere lungo una nuova via con gli sci. Dopo 26 anni, questa salita non rappresenta per Kammerlander solo una sfida, ma lo obbliga a confrontarsi con la tragedia del 1991, che non è ancora riuscito a superare. Biografia di uno dei più grandi alpinisti del nostro tempo, con filmati d'archivio e l'aiuto di attori nelle diverse sequenze ricostruite.