Un film di
di Simon Curtis
Con
con Michelle Williams, Eddie Redmayne, Julia Ormond
Genere
biografico
Durata
99'

Nel 1956, quando già era la stella cinematografica più famosa e amata del pianeta, Marilyn Monroe volò in Inghilterra, dove Laurence Olivier la volle come protagonista femminile di un film da lui scritto e diretto, Il principe e la ballerina.
Alla produzione di quel film lavorava un 23enne alla sua prima esperienza sui set, Colin Clarke, col ruolo di terzo assistente alla regia. E' in lui che la fragile e insicura Monroe trovò il supporto, l'amicizia e l'amore necessari per andare avanti e finire il film.
Solo nel 1995 Clarke pubblicò i diari relativi a quei giorni magici e complessi passati al fianco della Monroe, e ora quelle memorie sono diventati Marilyn.

Il film diretto da Simon Curtis diventa l'ennesimo tassello di una storiografia quasi sterminata che, fin dal giorno della sua morte, ha cercato di restituire la complessità e il mistero di quella che, in termini di star-system, è stata la più grande diva che il cinema abbia mai conosciuto.

Al di là del livello alto delle interpretazioni di tutto il cast, i pregi maggiori di Marilyn risiedono proprio nell'ammissione di parzialità del suo sguardo e del suo racconto, nella rinuncia alla pretesa di possedere la verità e nella consapevolezza di poter raccontare solo quanto la stessa attrice lasciava trapelare. La stessa consapevolezza umile che pare possedere Michelle Williams, che rinuncia ad ogni velleità mimetica per far vivere il suo ritratto di semplice (ma efficacissima) intepretazione.

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