Marta’s suitcase
29 January 2014 - 21:00
«Sono stata investita, sgozzata e pugnalata. Dal padre delle mie figlie». Nudo e crudo, il racconto di Marta, la protagonista di “Marta’s suitcase” spagnola dell’Andalusia, vittima per anni del suo ex marito e terrorizzata all’idea che lui presto uscirà dal carcere. Dall’altro le testimonianze degli psicologi del Centro per la prevenzione delle violenze di Salisburgo, in Austria, che cercano, attraverso un consultorio maschile, di lavorare sull’interiorità e modificare il comportamento violento degli uomini che si presentano per farsi aiutare. Quella di Marta è una storia di quotidiani maltrattamenti psicologici, piccole umiliazioni, ricatti. Ma il marito non le mette mai le mani addosso. Poi, dopo la separazione chiesta da lei, esplode. L’aspetta in strada, la investe, scende dall’auto, le taglia la gola e l’accoltella alla schiena. Marta sopravvive, ma porta su di sé i segni fisici e quelli psicologici. Il carnefice va in prigione, ma ora che sta per uscire Marta dovrà nascondersi, fuggire, combattere con la paura, come fa ogni giorno da anni.“Marta’s suitcase” mostra tutti gli aspetti di una violenza: la vittima e il suo tentativo di ricominciare a vivere; i carnefici e la loro incapacità di gestire le emozioni e di interagire socialmente: «Mi ha molto colpito, come uomo, l’affrontare anche la controparte maschile – ha raccontato il regista – e cercare di capire cosa succede in un uomo violento, cosa lo porta alla violenza. A Salisburgo ho visto psicoterapeuti, investigatori, giudici e assistenti sociali confrontarsi per cercare una soluzione, unendo esperienze e punti di vista differenti. Dal modo in cui funziona questa collaborazione molto si può imparare». Un documentario prezioso, che indaga a fondo quello che è un grave problema sociale, trasversale ad ogni latitudine, ad ogni classe, ad ogni donna, per combattere il quale serve una nuova cultura, un nuovo progresso sociale, che va alimentato ogni giorno.
Interverranno Anna Maria Gandolfi, Consigliera di Parità della Provincia di Brescia e la prof.ssa Adriana Apostoli, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Brescia