Sacro gra
Dopo l’India dei barcaioli, il deserto americano dei drop out, il Messico dei killer del narcotraffico, Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare un angolo del suo Paese, girando e perdendosi per più di due anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo frastuono continuo. Dallo sfondo emergono personaggi altrimenti invisibili e apparizioni fugaci: un nobile piemontese e sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai bordi del Raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe a un’uscita del Raccordo; un barelliere in servizio sull’autoambulanza del 118 dà soccorso e conforto girando notte e giorno sull’anello autostradale; un pescatore d’anguille vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere.
Lontano dai luoghi canonici di Roma, il Grande Raccordo Anulare si trasforma un collettore di storie a margine di un universo in espansione.
Vincitore Leone d'Oro al Festival di Venezia 2013.