Sarura – the Future is an Unknown Place
Presentato in concorso al Al Ard Festival di Cagliari. Prodotto da MSK Factory e distribuito da Open DDB. Alla presenza del regista Nicola Zambelli
Info
Il documentario segue i ragazzi e le ragazze di Youth of Sumud per alcune settimane sancendo l’inizio di un dialogo tra noi e loro che continua tuttora. Il film mescola le riprese realizzate in Palestina nel 2018 con il materiale d’archivio girato dai ragazzi nel corso degli ultimi tre anni, periodo in cui la loro attività si è condensata attorno all’esperienza di Sarura e al recupero delle sue grotte. Nel film il loro racconto dell’oggi è alternato al racconto di ieri, di una vita trascorsa tra aggressioni dei coloni e arresti arbitrari da parte della polizia israeliana, dei loro sogni e delle loro speranze.
Lo scopo del film è riuscire a gettare luce su cosa potrà essere il futuro di questa terra, mostrando non le strade lastricate dalla violenza che costantemente viene da queste zone, ma la forza di una esperienza di lotta nonviolenta e di resilienza che ha gli occhi di giovani che conoscono molto bene l’aggressione e l’arbitrio, ma hanno imparato a camminare su una strada che oltre a rifiutare l’odio e l’intolleranza, crea le condizioni per il loro superamento.
“Alle porte del deserto del Negev, un gruppo di giovani palestinesi lotta contro l’occupazione militare israeliana. “Youth of Sumud” – i giovani della perseveranza – cercano di restituire alla propria gente le terre sottratte alle loro famiglie, ristrutturando l’antico villaggio di grotte di Sarura. Affrontano l’aggressione con azioni nonviolente, difendendosi dai fucili con le proprie videocamere; si oppongono alla desolazione e alla morte con la speranza e la vita. Dieci anni dopo il loro primo documentario sulla lotta nonviolenta in Cisgiordania, i registi tornano nel villaggio di At-Tuwani per raccontare come siano cresciuti nel frattempo i bambini ritratti nel film, utilizzando materiale d’archivio di più di 15 anni.”
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Il cinema del reale 2022
I migliori documentari della stagione
Al cinema Nuovo Eden prende il via una rassegna dedicata al cinema del reale, che porterà a Brescia durante i mesi di marzo e aprile 2022 alcuni tra i migliori documentari dell’ultima stagione, spaziando tra differenti registi, paesi e narrazioni.
Primo fra tutti, in programma da mercoledì 2 marzo, Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni, una storia del presente come se fosse vista da un altro pianeta; una storia del Pianeta degli Umani. Miglior film al Festival dei Popoli 2021. Sarà presente il regista in sala.
Si prosegue con una prima visione, Il mondo a scatti di Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli: Cecilia Mangini, la prima documentarista italiana del dopoguerra scomparsa nel gennaio 2021 a 93 anni, racconta il suo legame con le immagini (sabato 5 marzo alle ore 18, alla presenza del regista Paolo Pisanelli).
L’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, Nuovo Eden ha in programma la proiezione alle ore 15 il documentario Senza rossetto di Emanuela Mazzina e Silvana Profeta, un lavoro di raccolta di testimonianze di donne che andarono a votare per la prima volta per le elezioni amministrative del Marzo/Aprile 1946 e il 2 Giugno 1946 per l’elezione dell’Assemblea costituente e la scelta della forma istituzionale dello Stato, se Repubblica o Monarchia. Come raccontano le stesse protagoniste, essere senza rossetto era un requisito fondamentale, poiché se la scheda fosse stata in alcun modo macchiata sarebbe stata invalidata. Saranno presenti le autrici in sala.
Mercoledì 9 marzo alle ore 21 approda al Nuovo Eden L’incorreggibile di Manuel Coser, che sarà presente in sala con il criminologo Carlo Alberto Romano, che segue la vita di Alberto, in carcere da 50 anni, prossimo alla fine della sua pena e, quindi, all’uscita. Ma sarà una vera libertà?
Sempre in prima visione, La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko, presentato al Festival di Venezia ci narra la storia di un operatore cinematografico rimasto in Albania dopo la guerra; un raro documento di storia di cinema e riflessione sul senso e l’uso delle immagini (sabato 12 marzo, ore 18, alla presenza del regista Roland Sejko).
Miglior documentario a IDFA (International Documentary Film Festival di Amsterdam), Radiograph of a Family di Firouzeh Khosrovani è un film che ripercorre la vita della regista, che diventa metafora dei cambiamenti della società iraniana negli ultimi quarant’anni (martedì 15 marzo, ore 19 e ore 21).
In prima visione Sarura – The Future Is An Unknown Place del bresciano Nicola Zambelli, documentario che mescola le riprese realizzate in Palestina nel 2018 con il materiale d’archivio girato dai ragazzi e ragazze di Youth of Sumud – collettivo impegnato nella resistenza non violenta contro l’occupazione in Cisgiordania (venerdì 18 marzo e Sabato 19 marzo alla presenza del regista Nicola Zambelli).
Si prosegue con Il palazzo di Federica Di Giacomo ha come soggetto il proprietario di un palazzo a Roma che offre asilo ad una eclettica comunità di amici che ne trasforma ogni angolo in un set cinematografico permanente (mercoledì 13 aprile, ore 21, alla presenza della regista Federica Di Giacomo).
La rassegna si conclude con Brotherhood di Francesco Montagner, un’esplorazione intima della transizione dalla giovinezza alla virilità, la ricerca dell’identità, la ricerca dell’amore e di sé stessi (giovedì 28 aprile, ore 21, alla presenza del regista Francesco Montagner).