31 January 2023 - 21:00

31 gennaio: alla presenza dei registi Stefano Collizzolli e Andrea Segre. Selezione ufficiale fuori concorso al 34. Trieste Film Festival .

Info

Un film di
Matteo Calore , Stefano Collizzolli, Andrea Segre
Origine
Italia, 2023
Durata
75′
Genere
Documentario

31 gennaio: Saranno ospiti i registi Stefano Collizzolli e Andre Segre

In collaborazione con Amnesty International – Brescia, ADL a Zavidovici, rete Rivolti Ai Balcani, Io Accolgo Brescia, APE, Coordinamento degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale

Presentazione a cura dell’Associazione ADL a Zavidovici Impresa Sociale
Moderazione a cura della rete Rivolti Ai Balcani

Il cinema del reale

In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo.

Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020. A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministro Piantedosi le ha riattivate.

Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti.

Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Bihać, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia.

Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei?

NOTE DI REGIA

“Trieste è bella di notte” è un intreccio corale di tempi e spazi non lineari, un inseguirsi di memorie e di speranze, di video frammenti e racconti in presa diretta, di incubi passati e paure future. Abbiamo girato al di qua e al di là della frontiera, con chi ha già vissuto e con chi sta per vivere la roulette del “game” e dei respingimenti, trascinati dalla necessità di ascoltare un racconto corale e soggettivo e di confrontarlo con l’oggettività delle scelte politiche.

È un film sul confine instabile e confuso tra sicurezza e diritto, dove la gara tra governi europei alla riduzione degli arrivi spinge le autorità a inventare procedure nuove, sfidando i limiti costituzionali e creando tensioni tra i diversi poteri dello Stato.

Sono storie e testimonianze che vanno sottratte all’oblio e alla distrazione, perché non appena dimenticate si ripetono, producendo nuove ferite.
Da sempre siamo convinti a ZaLab che lo strumento essenziale per percorrere distanze e ricucire ferite sia dare voce a racconti in prima persona, nei quali trovi spazio anche la creatività dei protagonisti, che in “Trieste è bella di notte” ha un forte alleato nella musica, prodotta o ascoltata dai protagonisti stessi.

Trailer

Fondazione Brescia Musei

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