Un film di
Gianni Zanasi
Con
Alba Rohrwacher, Elio Germano, Giuseppe Battiston, Hadas Yaron, Carlotta Natoli
Genere
Commedia
Durata
110'

Lucia è una geometra specializzata in rilevamenti catastali, nota per la pignoleria con cui insiste nel “fare le cose per bene”. Ha 36 anni e vive da sola con sua figlia Rosa. Mentre si arrangia tra difficoltà economiche e relazioni personali sempre poco chiare, il Comune la incarica di un controllo su un terreno dove deve sorgere una grande opera architettonica aspettata da tutti. Durante i controlli Lucia si accorge che le mappe del Comune sono sbagliate e piene di manipolazioni per coprire probabili rischi geologici. Lucia, spaventata dall'idea di poter perdere il suo incarico, decide di non dire nulla e non creare problemi. Il giorno dopo, ripreso il lavoro sul terreno, viene interrotta da quella che le sembra una giovane "profuga". Lucia le offre qualche euro e riprende a lavorare. Ma la sera, mentre cucina in casa sua, la rivede improvvisamente lì davanti a lei. La "profuga" la fissa e le dice: "Vai dagli uomini e dì loro di costruire una chiesa là dove ti sono apparsa…".

Dopo Non pensarci e La felicità è un sistema complesso, Gianni Zanasi ritorna col suo cinema personalissimo e originale, quello che è più vicino di tutti, in Italia, alle sensibilità del nuovo cinema indipendente americano, raccontando con leggerezza e disincanto di questioni spesso molto serie. Troppa grazia è un film coraggioso e sorprendente, la cui grazia – quella della regia, e della scrittura – non è mai troppa, nemmeno per sbaglio. Ed è un film che dimostra come Alba Rohrwacher dovrebbe sottrarsi più spesso agli stereotipi in cui il nostro cinema più autoriale l'ha rinchiusa, abbracciando senza timori il suo grande talento per la commedia. (Federico Gironi – Comingsoon.it)

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