Climate space. Connessioni future
07 Dicembre 2023 - 11:00 / Riservato Scuole /
10 Dicembre 2023 - 11:00
Una selezione di cortometraggi dal mondo per riflettere sul futuro della cultura e delle comunità umane, tra cambiamento climatico e nuove frontiere tecnologiche. A cura di Francesco Cara.
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PRIMA VISIONE
Un evento del Festival Duende
Climate space. Connessioni future: una selezione di cortometraggi dal mondo per riflettere sul futuro della cultura e delle comunità umane, tra cambiamento climatico e nuove frontiere tecnologiche.
Le proiezioni sono curate da Francesco Cara, attivista per il clima, già parte del team Climate Reality Project guidato dall’ex vice-presidente americano e premio Nobel per la pace Al Gore e co-autore del volume “Ecologie digitali”.
Climate Space
Ideato da Ludovico Einaudi, curato da Francesco Cara e prodotto da Ponderosa Music & Art, Climate Space è un’esperienza di riflessione collettiva sul clima che cambia e su come rispondere al cambiamento, alimentata da immagini, musica, scienza e innovazione.
Scopri di più su Climate Space
Climate Space, gli incontri sul clima che cambia che dal 2019 accompagnano i concerti che chiudono l’anno musicale di Ludovico Einaudi al Teatro Dal Verme di Milano, quest’anno saranno ospiti di Duende, Festival di Arti Performative e Nuove Tecnologie, che si terrà a Brescia dal 4 al 10 dicembre.
L’intento di Climate Space è quello di portare al centro dell’attenzione la crisi climatica, un tema fondamentale che continua a rimanere periferico e episodico sulla scena culturale, attraverso la creatività e l’espressione estetica, in primo luogo musicale e cinematografica.
Per Duende abbiamo preparato un Climate Space che prova a “Dar corpo alla sostenibilità” attraverso le arti performative e l’innovazione sociale + tecnica.
L’arrampicata verticale per arrivare in cima ad una turbina eolica di “Non c’è altro modo” (Julien Devaux, Messico, 2022) incarna l’immane sforzo richiesto per abbandonare l’energia fossile a favore delle rinnovabili. I personaggi incravattati di “Through the motions” (Clemente Lohr e Maddie Ashman, Regno Unito, 2022) per cui è scontato distruggere tutto ciò che capita sulla loro strada incarnano la cultura estrattivista che pervade la società industriale. Anche l’ossigeno è dato per scontato, come pure gli alberi che lo emettono, fino a che non ce n’è più a sufficienza come succede ai protagonisti di “Okussa” (Respiro) di Kizza Teflon Moses (Uganda, 2022).
Introdotti dal curatore di Climate Space, Francesco Cara, e seguiti da una conversazione con il pubblico, i tre cortometraggi saranno presentati la mattina di domenica 10 dicembre al cinema Nuovo Eden alle ore 11.00.
Per la mattina di giovedì 7 dicembre, invece, abbiamo preparato un Climate Space dedicato ad un pubblico giovane, di studenti delle scuole superiori, che li condurrà prima al cuore della crisi climatica seguendo le avventure di tre cacciatori di eventi meteorologici estremi in “L’anima della tempesta” di Su Dike (Cina, 2022); e poi al cuore delle trasformazioni sociali + tecniche in corso per mitigare le emissioni di gas climalteranti e per adattarsi ai loro effetti più intensi. Le micro reti dove i cittadini producono energia rinnovabile, la auto-consumano e la condividono tra loro sono le protagoniste di “Watt If – Amsterdam” di Olivier Sabatier (Francia, 2018). I tetti verdi che contribuiscono a rendere le città più resilienti, più verdi e più piacevoli sono i protagonisti di “La rivoluzione dei tetti verdi” di Waterbear Network (Paesi Bassi, 2023). I tre cortometraggi saranno introdotti da Francesco Cara, il curatore di Climate Space, che animerà una conversazione con il pubblico, la mattina di giovedì 7 dicembre sempre al cinema Nuovo Eden alle ore 11.00.
Il curatore,
Francesco Cara
I film
7 dicembre, ore 11
Soul of Storm di Su Dike (Cina, 2022, 20′)
Watt If di Olivier Sabatier (Francia, 2018, 7′)
Rooftop Revolution di Waterbear Network (Paesi Bassi, 2023, 6′)
10 dicembre, ore 11
No queda de otra di Julien Devaux (Messico, 2022, 12′)
Through the Motions – Single Screen di Clemente Lohr e Maddie Ashman (Regno Unito, 2022, 14′)
Okussa di Kizza Teflon Moses (Uganda, 2022, 11′)
Il curatore
Francesco Cara è docente di ecodesign al Politecnico di Milano e all’Istituto Europeo di Design sempre a Milano.
Cura il festival di musica, cinema e scienza Climate Space, è attivo nel Climate Reality Project e nella campagna europea per il Diritto alla Riparazione ed è uno degli autori di Ecologia Digitale pubblicato nel maggio 2022 da Altreconomia.
In precedenza Francesco ha ricoperto ruoli di direzione del design in Nokia, Sapient e IconMedialab ora parte di Publicis.
Duende. Festival di arti performative e nuove tecnologie
Festival di Arti Performative e Nuove Tecnologie che si tiene a Brescia dall’1 al 10 dicembre. Al Nuovo Eden un calendario di film con ospiti d’eccezione, prime in sala, appuntamenti e dibattiti.