09 Ottobre 2021 - 10:00

Questa nuova edizione sarà in compagnia della critica cinematografica Ilaria Feole, che in occasione della retrospettiva che Nuovo Eden sta dedicando a Wong Kar-wai, presenterà un approfondimento dell'opera del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico cinese.

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Tornano in presenza gli appuntamenti del Nuovo Eden con critici e docenti dedicati all’approfondimento cinematografico. Questa nuova edizione sarà in compagnia della critica cinematografica Ilaria Feole, che in occasione della retrospettiva che Nuovo Eden sta dedicando a Wong Kar-wai, presenterà un approfondimento dell’opera del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico cinese. «Il tempo è il mio vero soggetto. Il privilegio del regista consiste nel controllare il tempo, cosa che nella vita reale è impossibile. Non si può né fermare il tempo né accelerarlo, mentre il regista può giocare con il tempo, trasformare un secondo in un’ora e ridurre un periodo di dieci anni a qualche secondo. È sicuramente l’aspetto più divertente della regia.» (Wong Kar-wai)

Wong Kar Wai
Nato a Shangai nel 1958, si è trasferito a Hong Kong all’età di cinque anni. Studente di design grafico al Politecnico di Hong Kong, ha sviluppato un grande interesse per la fotografia e in particolare per il lavoro di Robert Frank, Henri Cartier-Bresson e Richard Avedon. Dopo il diploma, nel 1980, Wong Kar Wai ha frequentato un corso di formazione dell’Hong Kong Television Broadcasts Ltd, e presto ha cominciato a lavorare come assistente alla produzione in diversi serial televisivi. Il suo primo film, As Tears Go By (1988), ottiene molti consensi nel circuito dei festival, e il successivo Days of Being Wild (1990) consolida la fama del regista vincendo diversi premi internazionali. Nel 1992 Wong Kar Wai comincia a preparare Ashes of Time, che uscirà nel 1994, e durante le pause di lavorazione realizza Hong Kong Express, che uscirà sempre nel 1994.
Dopo Fallen Angels (1995), Wong Kar Wai realizza Happy Together (1997), con cui vince il premio per la migliore regia al Festival di Cannes, e In the Mood for Love (2000), premiato a Cannes con il Grand Prix tecnico e anche per il miglior attore (Tony Leung Chiu-wai), che lo consacra.
Il resto, come si dice, è storia. Anzi: leggenda. «Abbiamo girato il film nel 2000 – sono parole di Wong Kar Wai – come un addio all’Hong Kong del XX secolo, prima che quel capitolo della città sfumasse nei ricordi…».

Ilaria Feole
Nata a Milano nel 1983. Dal 2009 scrive di cinema e serie televisive per il settimanale Film Tv e per Gli Spietati. È autrice delle monografie “Wes Anderson – Genitori, figli e altri animali” e “Michele Soavi – Cinema e televisione” edite da Bietti Edizioni e “C’era una volta in America di Sergio Leone” ( Gremese Editore, 2018). È tra gli autori di “Il mio terzo dizionario delle serie tv cult” (Beccogiallo, 2019) e “Tutto Fellini” (Gremese, 2019).