07 Novembre 2024 - 21:00 / Sala 1 /

Il 20 settembre 2023, la polizia ha fatto irruzione al rifugio "Cuori liberi" a Sairano, scontrandosi con circa 100 animalisti. L'operazione, ripresa dai presenti, è avvenuta dopo la scoperta di un caso di peste suina africana in un allevamento vicino.

Info

Un film di
Alessio Schiazza
Con
Giulia Innocenzi, Roberto Manelli, Sara D’Angelo, Claudio Bandi, Ivan Rostiti
Origine
Italia, 2024
Durata
82′

PRIMA VISIONE

Il film documenta gli eventi intorno al 20 Settembre 2023: l’uccisione di nove maiali liberi, l’uso sproporzionato della violenza nei confronti di chi li ha difesi fino all’ultimo respiro, e la successiva lotta per ottenere giustizia.

Italia. Sono ormai più di 30mila i suini abbattuti per la PSA, la peste suina africana, epidemia nata negli allevamenti intensivi e diffusasi poi rapidamente tra i santuari. Non è trasmissibile all’uomo ma la normativa europea è chiara; nel caso in cui si manifesti la peste sul territorio si prevede lo stamping out, ovvero l’abbattimento preventivo dei maiali – positivi o no – presenti al fine di minimizzare il rischio di ‘contagio’ perdite economiche.

Così a Sairano in provincia di Pavia, decine di attivisti accorrono da tutto il Paese rispondendo alla richiesta di aiuto del rifugio Progetto Cuori Liberi; resistendo al fianco di Roberto – volontario PCL – e Sara – portavoce per la Rete dei Santuari – con determinazione per interi giorni di presidio, dormendo accampati, raccontando sui social la lotta anche oltre i confini italiani in difesa di chi quel posto lo chiamava casa.

È il 20 settembre 2023 quando tra gli ultimi sguardi e carezze, lo Stato in tenuta antisommossa fa brutalmente irruzione nel santuario. Recinzioni divelte, cancelli e bancali distrutti, spinte e manganellate alla resistenza disarmata in difesa degli animali liberi per cui quello era solo un giorno come un altro. Così i veterinari ATS, accolti da un ingenuo scodinzolio, uccidono uno per uno tutti i maiali del rifugio; e non riconoscendone l’unicità come individui, li gettano via come ‘rifiuti speciali’ ridendo compiaciuti davanti agli occhi colmi di lacrime della loro famiglia e di tutti gli astanti ancora increduli.

Solitamente non ci sono parole per raccontare il dolore ma a volte il bisogno umano di fissarlo nella memoria è più forte. Ricordare quel momento in cui la vera umanità è stata sconfitta, potrà rendere forse il futuro meno oscuro, accendendo quella luce che cerca con fiducia il cambiamento.

In collaborazione con Oasi Fortuna, LAV – Lega Anti Vivisezione ETS, LNDC Animal Protection (ingresso ridotto per i tesserati).

Trailer

Fondazione Brescia Musei

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