Fiore
02 Marzo 2017 - 9:30
Josciua e Daphne sono poco più che ragazzini, una rabbia da adulti stretta dentro i pugni che il primo tira contro il muro e la seconda serra tra i denti sibilandola nelle parole. Piccoli furti, aggressioni, brandelli di una vita non facile che li porta in una prigione dove il tempo, così come lo spazio, sembra inchiodarsi alle pareti di una cella. Eppure, in questo squallido microcosmo, spunta un amore, inaspettato e selvatico, come un fiore tra la crepa del cemento. Sorpresi entrambi, i due lasciano che esso li porti via e che li trascini, anche solo con l’immaginazione, fuori da quella prigione che, nonostante tutto, non riesce ad imbrigliare il carattere, l’impeto, quell’irascibile senso della vita.
Tematiche: adolescenza, reclusione, punizione e recupero
A chi lo consigliamo: scuole secondarie secondo grado
Ospiti speciali: Dr.ssa Emma Avezzù Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia. Prof. Carlo Alberto Romano, docente di Criminologia, Università degli Studi di Brescia e il protagonista Josciua Algeri.