“In Kurosawa sento il grande spettacolo, che è tutto: fiaba, storia, racconto, romanzo, apologo, messaggio; sento il cinema usato in ogni suo modulo espressivo; sento l’entusiasmo e la salute del vero artista, una generosità narrativa da far invidia a un Balzac. Il suo cinema è un miracolo espressivo”
Focus Kurosawa
Dal 12 Gennaio 2025 a 05 Febbraio 2025
Nuovo Eden omaggia uno dei più grandi e influenti registi della storia del cinema e riporta sul grande schermo, nella versione restaurata in 4k, 5 film. In apertura una speciale "Colazione con il critico" con Andrea Chimento.

Info
Nuovo Eden riporta sul grande schermo, nella versione restaurata in 4k, 5 capolavori del grande maestro del cinema giapponese Akira Kurosawa: I sette samurai (1954), Vivere (1952), Cane randagio (1949), Yojimbo (1961) e Sajuro (1962).
Il “cinema epico” di Kurosawa, come lo ha spesso definito la critica, si distingue per una straordinaria potenza visiva e narrativa, in grado di coniugare l’estetica tradizionale giapponese a un respiro universale.
I suoi film esplorano tematiche quali l’onore, la giustizia e la condizione umana, attraverso storie intrise di tensione morale e un’attenzione quasi pittorica alla composizione dell’immagine. Kurosawa, infatti, amava definirsi un “pittore mancato” ma quel pittore mancato è divenuto regista visionario che ha saputo trasformare il cinema giapponese in un linguaggio universale, elevandolo a un’arte capace di parlare all’animo umano in ogni sua sfumatura.
In collaborazione con Associazione Culturale italo giapponese Fuji.
Ingresso ridotto per i tesserati Associazione Fuji.
Il regista: Akira Kurosawa
Nato a Tokyo nel 1910 è ritenuto, con Mizoguchi Kenji e Ozu Yasujiro, uno dei più importanti registi del cinema giapponese, la sua cariera, infatti si è estesa per oltre cinque decenni.
La sua formazione è stata influenzata sia dalla cultura tradizionale giapponese che dalle arti occidentali, grazie all’apertura culturale del padre e all’influenza del fratello maggiore, Heigo.
Kurosawa ha diretto 30 film, tra i suoi lavori più celebri si annoverano Rashomon (1950), che ha ottenuto il Leone d’Oro al Festival di Venezia nel 1951, I sette samurai (1954), Yojimbo (1961) e Ran (1985).
Kurosawa ha saputo fondere elementi della tradizione giapponese con influenze occidentali, creando un linguaggio cinematografico unico e innovativo con una maestria tecnica che ha influenzato generazioni di registi in tutto il mondo.
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