21 Maggio 2025 - 21:00 / Sala 2 / o.v.sub.it.

Nel mezzo dei profondi cambiamenti sociali e dei tumulti politici del Giappone del dopoguerra, negli anni '60 emerse un'audace generazione di artisti e fotografi d'avanguardia, trasformando per sempre il panorama artistico mondiale.

Info

Un film di
Amélie Ravalec
Origine
Francia, Regno Unito, Giappone, 2025
Durata
100′
Genere
Documentario

PRIMA VISIONE

Gli anni ’60 in Giappone furono un periodo di profondi cambiamenti sociali, disordini politici e proteste studentesche. I turbolenti anni del dopoguerra ispirarono un’esplosione artistica in Giappone, con l’emergere di una scena rivoluzionaria di artisti d’avanguardia pionieri di numerose discipline: la fotografia sperimentale ed erotica, il teatro “Angura” e le performance di strada underground, la danza Butoh apocalittica, le illustrazioni surreali e il graphic design seminale.
Nacque una nuova estetica fotografica: “Are, Bure, Boke” (grezzo, scuro e sfocato), sperimentata da Moriyama Daid e dai fotografi della rivista Provoke. Araki rese più raffinato il bondage e Hosoe Eikoh sublimò il corpo maschile. Ishiuchi Miyako catturò la sua esperienza nelle basi militari americane. Il libro fotografico di Kawada Kikuji, che segnò un’epoca, “The Map” catturò l’intensità del trauma di Hiroshima.
Il maestro del teatro underground Terayama Shji ha prodotto innumerevoli film, opere teatrali e libri di fotografia magici, surreali e dai colori vivaci; Yokoo Tadanori e Awazu Kioshi hanno rivoluzionato il graphic design con i loro manifesti teatrali incandescenti; Tanaami Keiichi, la risposta giapponese ad Andy Warhol, ha sviluppato la sua esclusiva visione caleidoscopica della Pop-Art; infine, i fondatori del Butoh Hijikata Tatsumi e Ohno Kazuo hanno avuto un impatto eterno sulla danza moderna con la loro danza di luce e oscurità.

La rassegna è organizzata in collaborazione con l’associazione italo-giapponese Fuji.
Ingresso ridotto tesserat* FujiKai.

Trailer

Fondazione Brescia Musei

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