25 Marzo 2025 - 18:00

Informazioni e Prenotazioni
Il CUP – Centro Unico Prenotazioni risponde dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Festivi esclusi.
Evento gratuito con prenotazione obbligatoria

Il grande fotografo americano racconta – in dialogo con il curatore della mostra Denis Curti – il percorso personale, professionale e artistico di ridefinizione del concetto di Street photography.

A seguire l’artista sarà a disposizione per il firma copie del catalogo in vendita.

In quanto giorno di apertura, la mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente fino alle 18.00.

La visita è consigliata prima dell’incontro.

Joel Meyerowitz

A cominciare dagli anni Sessanta, Joel Meyerowitz (New York, 1938) emerge come uno tra i giovani fotografi d’avanguardia più interessanti di New York. La sua ricerca corre in parallelo con quella di altri grandi autori quali Robert Frank, Gerry Winogrand, Diane Arbus. 

L’arte di Meyerowitz si distingue per la peculiare capacità d’immedesimazione e d’immersione totale in ciò che il suo occhio vede e il suo obiettivo traduce in immagine. La cifra più caratteristica della sua fotografia si può definire con il termine inglese intimacy, ovvero l’abilità di avvicinarsi il più possibile alla scena per cercare di catturare l’intimità del momento, per accogliere e riconoscere l’inaspettato. 

“Non sono mai stato così felice – ha affermato lo stesso Meyerowitz – o così desideroso che il mondo si mostrasse a me. Ho trovato la mia natura, se si può davvero dire così. Non avevo paura di entrare in luoghi, gruppi o situazioni che prima non mi si sarebbero mai presentati”. 

Meyerowitz si muove con l’obiettivo di far emergere la dignità intrinseca all’uomo, che si manifesta anche nelle situazioni più ordinarie, o che risplende nei volti dei personaggi in cui si va imbattendo. Così facendo, sceglie di intraprendere una strada nuova e anticonformista: nel 1962 inizia a scattare a colori, andando contro tutti i principi estetici e filosofici della fotografia dell’epoca, in cui la restituzione della scena doveva essere seria e dunque caratterizzata dall’utilizzo dominante del bianco e nero.

Denis Curti

Direttore artistico de LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA a Venezia. Direttore artistico del PhotoGrant di Deloitte. Fondatore della galleria di fotografia Still a Milano. Autore per Marsilio Editori del saggio “Capire la fotografia contemporanea” (2020) e Maurizio Galimberti: IL MOSAICO DEL MONDO, sempre per i tipi di Marsilio.Direttore artistico del Festival di Fotografia di Capri e del festival dedicato ad Arturo Ghergo a Montefano. Curatore di mostre di fotografia e arte contemporanea (Cartier-Bresson – Robert Capa – David LaChapelle – New Perspective – Ferdinando Scianna – Gianni Berengo Gardin – Franco Fontana – Maurizio Galimberti – Helmut Newton – Willy Ronis – Sabine Weiss – Andre Kertesz…). Negli anni Novanta è stato direttore della Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino. Negli anni 2002-2003 è stato curatore delle prime aste fotografiche di Sotheby’s a Milano. Per oltre 15 anni è stato giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera. Dal 2005 al 2014 direttore di Contrasto – Milano e vicepresidente della Fondazione Forma a Milano. Esperto del mercato del collezionismo, nel 2014 ha fondato STILL Fotografia. È stato direttore del mensile “Il Fotografo” dal 2015 al 2019.