Josep
01 Ottobre 2021 - 0:00
Le date indicate per ogni proiezione sono puramente indicative, in quanto ogni film può essere programmato e concordato con la referente Anna Valenti.
Info
Febbraio 1939. Travolto dall’ondata di repubblicani in fuga dalla dittatura di Franco, la soluzione del governo francese consiste nel confinare i profughi spagnoli in campi di concentramento dove non hanno altra scelta che costruire i propri rifugi, nutrirsi dei cavalli che li hanno accompagnati al di fuori del loro Paese, e morire a centinaia per mancanza di igiene e acqua. In uno di questi campi, due uomini, separati dal filo spinato, diventeranno amici. Uno è un gendarme, l’altro è Josep Bartoli (Barcellona 1910 – New York 1995), un vignettista che combatte contro il regime di Franco.
«Mi piace dire che Josep è un film disegnato. Volevo rendere omaggio alla professione e al mezzo espressivo che mi lega a Josep, ovvero il disegno. E i disegni di giornale in particolare che, nella loro forma, devono essere iper espressivi, eseguiti rapidamente (a causa dei vincoli di tempo imposti dalla stampa), letti rapidamente e soprattutto dedicati a riassumere un’azione in un unico disegno. Anche la graphic novel, che è un’arte sequenziale, può contare su una sequenza di casi per raccontare una singola azione. Ma per le vignette sui giornali è necessario riassumere un movimento in un unico disegno. Gli conferisce una forza unica che volevo portare su schermo. Ecco perché, in tutto il flashback del film all’interno dei campi di concentramento, la mise en scène si basa su un disegno senza movimento. Ho rimosso tutti i gesti superflui, facendo uso dell’animazione solo nei momenti magici, quando il ricordo viene animato prendendo, così, vita.» (Aurel)