La teoria svedese dell’amore
30 Settembre 2016 - 20:30
03 Ottobre 2016 - 17:00
Erik Gandini, regista italo svedese, parte dalla Svezia in un viaggio cinematografico che lo porta fino all’Etiopia. Il film nasce da una riflessione sul manifesto proposto dal parlamento svedese nel 1972, “La famiglia del futuro”. Il concetto è che ogni relazione umana autentica si basa sull’indipendenza: una donna dal marito, gli adolescenti dai genitori, gli anziani dai figli. L’indipendenza però limita i contatti e le interazioni: così metà della popolazione vive sola, sempre più donne diventano madri single con l’inseminazione artificiale. Perché una vita sicura e protetta può rivelarsi tanto insoddisfacente? Una possibile risposta è affidata al noto sociologo polacco Zygmunt Bauman, che dimostra perché una vita priva di problemi non è necessariamente una vita felice.
"Il mio è un film provocatorio, mi sono focalizzato sulle ombre che esistono nel sistema sociale svedese, il più individualista al mondo. Mi piace mettere in discussione le idee più indiscutibili e questo modello di società in Svezia è assolutamente intoccabile. L’obiettivo del mio lavoro è insinuare un dubbio: se l’ossessione per l’autosufficienza e il mito dell’autonomia dell’individuo si rivelassero essere una strada a fondo chiuso?" Erik Gandini.