Dal 28 Settembre 2024 a 05 Ottobre 2024

Informazioni e Prenotazioni
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti disponibili

La fiera

Realizzato da: Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale, attraverso il proprio Circolo culturale ANCoS , dal Comune di Brescia e dal Mo.Ca. – Centro per le Nuove Culture.

Support: Compagnia della stampa Massetti Rodella editori

Main sponsor: BCC Agrobresciano

Official Sposnor: Rangoni & Affini Veicoli Commerciali

Da sabato 28 settembre a domenica 6 ottobre, torna LIBRIXIA – Fiera del Libro di Brescia

Librixia porta in scena la migliore produzione letteraria, le autrici, gli autori e i personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’informazione locale e nazionale per avvicinare tutti i cittadini al vivace e ricco mondo dell’editoria e alla creatività che nasce, cresce e si diffonde partendo dai libri.

È proprio alla diffusione della creatività e della cultura, nel senso più ampio del termine, la prerogativa principale di Librixia. Nove giorni di palinsesto, per spaziare dalla poesia all’arte, alle scienze alla politica, dalla filosofia all’attualità, dal lavoro all’economia, aprendo spazi di lettura per i bambine/i e ragazze/i per le scuole, di tutti i gradi di istruzione, coinvolgendoli in progetti specifici.

Scopri il programma completo!

Gli eventi

Anche quest’anno Fondazione Brescia Musei partecipa all’edizione 2024 di Librixia con un calendario ricco di eventi. Il Festival, per tutta la sua durata, sarà quindi animato da presentazioni, rassegne, eventi e molto altro ancora!

Sabato 28 settembre ore 17.30 | Presentazione del libro La storia del Castello di Brescia dal Medioevo all’Ottocento

MO.CA — Centro per le Nuove Culture, Sala Danze

Marco Merlo e Sara Scalia in dialogo con Elisa Sala presentano La storia del Castello di Brescia dal Medioevo all’Ottocento.

 

Promosso da: Fondazione Brescia Musei e Università di Verona – Dipartimento di Culture e Civiltà
A cura di: Marco Merlo e Sara Scalia
Comitato scientifico: Giampiertro Marchesi, Marco Merlo, Sara Scalia, Giusy Villari

Un metodo di ricerca basato sull’incrocio tra indagine storica e analisi sistematica della documentazione cartografica consente di affrontare in modo inedito lo studio del Castello di Brescia, monumento complesso nel quale le fasi edificatorie si sono stratificate nei secoli segnando le principali vicende della Città, dall’età del libero Comune all’Unità d’Italia. 

Con i suoi 75.000 metri quadrati, la fortezza bresciana è una delle più grandi d’Europa: una costruzione unica, nella quale intorno al mastio di età viscontea si sviluppò un moderno sistema di mura e bastioni che ne fece una delle strutture difensive più imponenti della Terraferma veneziana. 

Le fonti scritte e iconografiche, poste in dialogo con le mappe antiche a loro volta rilette e reinterpretate con l’ausilio della tecnologia digitale, restituiscono una puntuale ricostruzione filologica, ricca di documentazione fotografica e capace di enucleare alcuni aspetti inediti o poco noti di una storia affascinante e straordinariamente articolata. 

Domenica 29 settembre ore 17.30 | Presentazione del libro Dal Municipio alla patria italiana. Lotte e culture politiche a Brescia (1792-1802)

MO.CA — Centro per le Nuove Culture, Sala Danze

Carlo Bazzani in dialogo con Enrico Valseriati presentano Dal Municipio alla patria italiana. Lotte e culture politiche a Brescia (1792-1802).

Nella primavera del 1796, mentre le armate di Bonaparte rendevano possibile il rapido tracollo dei
secolari Stati della penisola, tramontava la dominazione veneziana sul territorio bresciano.
All’interno di alcune dimore della città, una manciata di giovani uomini tesseva un complotto
contro la Dominante, dopo che per anni si erano mostrati insofferenti verso il suo governo.
Attraverso lo studio di una vasta documentazione finora inedita, il volume prende le mosse dal
momento in cui queste figure palesarono il proprio dissenso, per comprendere a fondo le loro
motivazioni e se le istanze di breve periodo, diffuse nel continente europeo dal vento della
rivoluzione di Francia, fossero più ispiratrici delle risa- lenti tensioni politiche locali. Si getta così
nuova luce sui reali obiettivi dei congiurati, nonché sulla loro cultura politica, sfatando la
mitizzazione che, anche in sede storiografica, si è fatta di questa vicenda. Al contempo, il lavoro
esamina l’apprendistato politico di coloro che fino a quel momento erano stati esclusi dalla vita
pubblica, ora chiamati al difficoltoso compito di catechizzare la popolazione per avvicinarla ai
principi democratici e repubblicani. L’analisi delle vite parallele di questi personaggi, così differenti
da entrare spesso in conflitto, permette di seguire quel lento e travagliato processo che condusse ad
abbandonare la “piccola patria” per abbracciare la “patria italiana”.

Lunedì 30 settembre ore 16.00 | Presentazione del volume Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi e della Relazione di Missione 2023

Piazza Vittoria

Maurizio Vanni presenta Museologia del Presente. Musei sostenibili ed inclusivi, in dialogo con Francesca Bazoli e Stefano Karadjov, che illustreranno insieme ad Eugenio Massetti il caso della Relazione di Missione 2023 di Fondazione Brescia Musei.

A cura di: Michele Lanzinger, Domenico Piraina, Maurizio Vanni

La museologia del presente spinge a ripensare la valorizzazione e la gestione delle strutture museali: oltre alle funzioni tradizionali, è necessario evidenziare l’importanza di una progettualità etica e responsabile, strutturata su piani di sviluppo sostenibile. Quello economico è il primo grado di sostenibilità: solo un museo gestito alla stregua di un’impresa può avere piani economici, business model e strategie su obietti misurabili per tenere fede alla propria mission.

L’istituzione museale evolve e si relaziona con gli stakeholder e con le nuove esigenze del pubblico generico: le nuove funzioni esaltano il carattere sociale e olistico del museo in quanto offre un servizio pubblico e protegge un pubblico interesse, facilitando l’inclusione, l’accessibilità, la salute e il benessere psico-fisico. I musei sono, tra gli edifici che producono cultura, quelli più inquinanti, poiché rimangono in funzione H24. La Biomuseologia ha come obiettivo quello di diminuire l’impatto ambientale nel rispetto delle linee guida del Codice dei Beni Culturali.

Martedì 1 ottobre ore 16.30 | Tito Speri. Storie e oggetti di un cospiratore del Risorgimento

MO.CA — Centro per le Nuove Culture, Sala Danze

Enrico Valseriati in dialogo con Luciano Faverzani presentano Tito Speri. Storie e oggetti di un cospiratore del Risorgimento

Tito Speri sulle epigrafi, nella toponomastica, fiero su un basamento che indica le barricate verso il Castello di Brescia; Speri eroe delle Dieci giornate e martire orgoglioso sugli spalti di Belfiore; Tito giovane e irrequieto studente, scaltro antagonista degli austriaci, amante di molte donne e soprattutto della patria promessa.

E ancora, la pistola del “leone di Brescia”, i suoi guanti, il suo orologio, le sue pantofole, la sua grafia, le sue reliquie consegnate ai posteri dalle carceri di Mantova; Speri protagonista del discorso museologico sul Risorgimento bresciano e italiano; Tito e il suo testamento, morale e materiale, destinato alle nuove generazioni di patrioti.

Di questo e molto altro intende parlare questo libro, nato all’interno dei lavori di riapertura del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia di Brescia. Il volume non mira a ricostruire la ben nota biografia di uno dei più celebri patrioti del Risorgimento, Tito Speri (Brescia, 2 agosto 1825 – Mantova, 3 marzo 1853), quanto piuttosto a ripercorrere l’elaborazione della memoria del ‘martire’ bresciano nello spazio pubblico, così come le vicende degli oggetti a lui appartenuti e dell’iconografia a lui dedicata tra la seconda metà dell’Ottocento e i nostri giorni.

Primo lavoro monografico nato all’interno dei lavori di riapertura del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia di Brescia (avvenuta nel gennaio 2023), Tito Speri. Storia e oggetti di un cospiratore del Risorgimento è un omaggio importante che riporta l’attenzione su un personaggio che, anche dopo la tragica morte (l’esecuzione sugli spalti di Belfiore nel 1853), ha continuato a instillare nella popolazione bresciana valori e significati strettamente connessi alla ricerca della libertà, iniziata con i moti rivoluzionari del 1848-1849.

Sabato 5 ottobre ore 17.00 | Il Pugile e la Vittoria

Museo di Santa Giulia

Camillo Botticini, Stefano Karadjov e Francesca Morandini presentano Il Pugile e la Vittoria.

La Vittoria Alata del Capitolium di Brescia e il Pugilatore a riposo del Quirinale, due grandi capolavori dell’antichità miracolosamente salvati dal destino frequente e tragico delle statue di bronzo greche e romane: la rifusione per il riciclaggio del metallo. Il volume propone un originale confronto culturale questi due capolavori assoluti dell’arte universale, un dialogo tra due mondi lontani: il Pugilatore, che interpreta pienamente la tensione verso il successo sportivo, e la Vittoria Alata, che esprime il valore della vittoria sul campo di battaglia alla quale l’arte romana ha dato una forma propria di grande fortuna nel tempo.

A seguire passeggiata guidata attraverso il Corridoio Unesco in collaborazione con la Notte della Cultura.

La rassegna cinematografica