12 Febbraio 2023 - 10:30

Un ritratto assolutamente inedito della regina-bambina. Alla presenza dell'artista Benedetta C. Vialli.

Info

Un film di
Sofia Coppola
Con
Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Rip Torn, Judy Davis, Asia Argento, Marianne Faithfull
Origine
USA, Giappone, Francia, 2006
Durata
123′
Versione
in lingua originale con sottotitoli in italiano

Il film Premio Oscar è un ritratto assolutamente inedito della regina-bambina.
La pellicola rilegge in chiave pop la vita di Maria Antonietta, sposa di Luigi XVI, re di Francia, dal suo difficile ingresso a Versailles nella primavera del 1770 sino allo scoppio della rivoluzione e al suo trasferimento al Palazzo delle Tuileries il 6 ottobre 1789.

Il film è basato sulla biografia di Maria Antonietta scritta da Antonia Fraser Maria Antonietta – La solitudine di una regina.

 

Sarà presente l’artista Benedetta C. Vialli

Trailer

video
Fondazione Brescia Musei

Photogallery

L’illustrazione

Per il primo trimestre a curare l’immagine della sala d’essai cittadina è Benedetta Claudia Vialli, illustratrice e fumettista.
L’artista ha scelto di ispirarsi, per la sua illustrazione originale, al film Marie Antoinette di Sofia Coppola.

Benedetta Claudia Vialli è illustratrice e fumettista. Alpina di nascita, ma lagunare d’adozione. È diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e specializzata in illustrazione per l’editoria presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. È vicepresidente della casa editrice indipendente Sigaretten Edizioni Grafiche, con la quale nel 2021 ha pubblicato la sua prima graphic novel “Dove sei”. Ha disegnato tra gli altri per Internazionale, Mondadori e Il Corriere della Sera.

«Marie Antoniette di Sofia Coppola è il film che ha segnato il mio immaginario di giovane adolescente. Dal lontano 2007 almeno un rewatch all’anno va fatto! È un film che ha fatto decisamente scuola e da allora i film in costume non sono più gli stessi, ma a mio modesto parere nessuno è ancora riuscito a essere, c’è proprio il caso di dirlo, rivoluzionario come questo. È un film per ragazze fatto da una ragazza e non c’è nulla di male nell’ammetterlo. È un film sull’adolescenza, perché quella che noi vediamo non è una regina, ma bensì una ragazza alla quale era permesso tutto. A Versailles è permesso tutto e perché non approfittarne? Lo sguardo sulla nobiltà dell’Ancien Régime non è critico o sprezzante, ma curioso e affascinato da questa fiaba irreale, da questa immensa gabbia dorata, che è Versailles e che è la giovinezza».