PRIMA VISIONE

Antonio è un pastore dallo spirito libero, sul monte Cervati, meta di transumanze e processioni, può parlare la lingua dei suoi animali, gli unici con cui sembra riuscire a comunicare. Quando scende a valle i compaesani gli danno del ladro o lo rimproverano: è vietato portare a spasso i cani senza guinzaglio, ma Antonio il collare ai suoi cani non lo metterà mai, pagandone amare conseguenze. A causa di nuove leggi imposte dal villaggio il pastore apprende che non potrà più portare la sua mandria sul Cervati, i prezzi per il pascolo sono diventati proibitivi. Decide così di comprare un terreno, ma il Comune gli impedisce di costruirvi un riparo per gli animali e persino un impianto per l’acqua.
Nonostante i suoi amici pastori siano un sostegno, Antonio non riesce a riconoscersi nei suoi simili. L’inasprirsi dei conflitti non fermerà la volontà di Antonio di lottare per trovare il suo posto, vedendo nella natura una promessa di libertà, malgrado tutto.

Selezionato in concorso al 64° Festival dei Popoli – Premio del Pubblico come miglior documentario