Pieta’

Assunto da uno strozzino per ottenere il pagamento dei debiti dai clienti in ritardo, Kang-do si comporta come un macellaio, storpiando orribilmente le sue vittime e seminando il terrore. Fino a quando non si presenta alla sua porta una donna che dice di essere la madre e si addossa la colpa di ogni suo crimine, pentita di averlo abbandonato alla nascita e lasciato crescere senza amore. Dopo averla sottoposta alle prove più terribili per accertarsi che dica la verità, Kang-do accetta finalmente la donna ma la paura di perderla lo mette, per contrappasso, nella posizione di scacco in cui ha sempre tenuto le sue vittime. A fare da cornice il quartiere Cheonggyecheon, una zona povera di Seoul popolata da artigiani con le loro modeste officine. Una zona, come viene detto chiaramente, destinata a scomparire, dove la pietà viene applicata nei confronti di esseri umani, animali, oggetti e aree geografiche. Vincitore della 69 Mostra del Cinema di Venezia, Pietà è probabilmente uno dei film più memorabili del cineasta coreano Kim Ki-Duk.