Presentazione del libro ‘Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino’
06 Ottobre 2024 - 10:00
Oggi è forse il regista maggiormente riconosciuto a livello internazionale. Il suo cinema affronta i generi classici, ne riprende la struttura per poi reinventarli e personalizzarli. Questo libro cerca di rintracciare le molteplici traiettorie di un regista che oggi può affrontare qualunque sfida e che crea come pochi una condizione di attesa per il suo cinema del futuro.
In occasione di Librixia 2024 | La Fiera del libro a Brescia
Domenica 6 ottobre ore 10.00
Presentazione del libro
Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino
a cura di Cecilia Ermini, Simone Emiliani (Marsilio Editori, 2024)
Alla presenza dell’autore Simone Emiliani, modera Enrico Danesi (Giornale di Brescia)
Ingresso gratuito
A seguire, ore 11.00
Proiezione del film
Challengers di Luca Guadagnino (USA 2024, 131′)
Ingresso a pagamento (6,5 Intero; 5,5 ridotto)
L’autore
Simone Emiliani
Simone Emiliani (1969), vive ad Arezzo, giornalista e critico cinematografico, è supervisore editoriale di Sentieri Selvaggi e collabora con Film Tv e MyMovies. È direttore artistico del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema. Ha pubblicato i libri Walter Hill (ed. Falsopiano), Dustin Hoffman (ed. Gremese), Fughe da Hollywood (ed. Le Mani) e curato i volumi Kevin Costner. I mondi imperfetti di un eroe per caso (ed. Sorbini), Qualcosa di travolgente. Il cinema di Jonathan Demme (ed. Sentieri Selvaggi) e Le verità nascoste. Il cinema di Asghar Farhadi (ed. ETS). È stato direttore artistico di Valdarno Cinema Film Festival, selezionatore alla Settimana della Critica e coordinatore disciplinare dell’Enciclopedia del cinema per la Treccani.
Il libro
Spettri del desiderio. Il cinema e i film di Luca Guadagnino
a cura di Cecilia Ermini, Simone Emiliani
Marsilio Editori, pp. 328, 1° ed. 2024
Luca Guadagnino è uno dei registi maggiormente riconosciuti a livello internazionale. I suoi film riprendono la struttura dei generi cinematografici classici, che vengono poi reinventati e personalizzati attraverso un cinema che ha un’identità ben definita e immediatamente riconoscibile nel panorama contemporaneo. Guadagnino ha affrontato il documentario (Mundo civilizado, Cuoco contadino, Inconscio italiano), l’horror (Suspiria, Bones and All), la commedia sentimentale (Challengers), il dramma decadente (Io sono l’amore), che si può combinare anche con il thriller (A Bigger Splash) o con una visione dove il suo sguardo sembra convivere con quello dei suoi protagonisti tra Chiamami col tuo nome e Melissa P. La sua visione è così ampia che l’ambizione che guarda al grande melodramma hollywoodiano degli anni quaranta e cinquanta si espande pure nelle serie (We Are Who We Are). Maestoso e intimo, di travolgente passionalità, Guadagnino dialoga continuamente con il cinema del passato e con i suoi modelli come, ad esempio, Bernardo Bertolucci, Maurice Pialat e Jonathan Demme. Ha diretto alcuni dei più importanti giovani attori internazionali di ieri e di oggi, ma la sua musa e il suo corpo cinematografico è Tilda Swinton, con la quale ha spesso collaborato fin dal primo lungometraggio, The Protagonists.