Presentazione del volume L’ultima artista sovietica
08 Ottobre 2024 - 18:00
Il CUP – Centro Unico Prenotazioni risponde dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Festivi esclusi.

L’evento
In occasione della proiezione in anteprima del film Tree of Violence di Anna Moiseenko presso il Nuovo Cinema Eden viene presentato il volume L’ultima artista sovietica (Ed. Becco Giallo, 2024) di Victoria Lomasko, alla presenza dell’artista, già protagonista dell’esposizione Victoria Lomasko – The Last Soviet Artist (11 Novembre 2022 – 08 Gennaio 2023, Museo di Santa Giulia).
INTERVENGONO
Francesca Bazoli, presidente Editrice Morcelliana
Elettra Stamboulis, curatrice
Victoria Lomasko, artista
INTRODUCE E MODERA
Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei
Il libro
Nata nel 1978 in Unione Sovietica, Victoria Lomasko indaga, trent’anni dopo la spartizione del blocco dell’Est, le vestigia dell’impero, dagli stati annessi alla Russia ai nuovi Stati apparentemente indipendenti.
Mentre la pandemia di Covid-19 sconvolge i suoi piani, il libro si trasforma in una testimonianza di un’epoca che ha visto il Paese più grande del mondo passare da un sordido regime autoritario a una spaventosa dittatura. Le ultime righe di questo libro sono state scritte all’inizio dell’esilio dell’autrice, nel marzo 2022. Fedele alla tradizione letteraria russa secondo cui un libro raramente tratta di un unico argomento, Victoria Lomasko dipinge attraverso L’ultima artista sovietica il ritratto popolare di un mondo in equilibrio precario tanto quanto lo stesso status dell’artista.
Victoria Lomasko, artista russa residente a Mosca fino a marzo 2022, ora vive in esilio volontario, dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Si è laureata in Arti Grafiche all’Università statale di Mosca. Altre Russie è stato pubblicato in sei Paesi. Il suo ultimo libro L’ultima artista sovietica è terminato tre settimane prime dell’inizio della guerra e ha dato spunto alla grande mostra del 2022, The last soviet artist, a lei dedicata a Brescia, presso i Musei di Santa Giulia. Oltre ai reportage grafici ha realizzato anche importanti murales di grandi dimensioni: nella sua pratica la scrittura saggistica e la poesia precedono il disegno in grandi dimensioni, per cui ha intitolato questi lavori “poesia congelata”. Il suo segno è fortemente impregnato dello stile sovietico e le sue composizioni, pur basandosi su eventi reali, includono elementi fantastici ed elaborazioni naturali. Sue storie e reportage sono state pubblicate tra gli altri, da Art in America, The Guardian, GQ Russia, The New Yorker, Internazionale. Ha esposto i propri lavori, realizzati anche come vere e proprie installazioni, in numerosi musei e gallerie tra cui la Kunsthalle di Vienna, il Garage Museum di Mosca, il Miami University Humanities Center a Oxford, negli USA, il GRAD at Somerset House a Londra e al Cartoon Museum di Basilea.