27 Maggio 2025 - 10:00

16 Novembre 2025 - 18:00

L’esposizione temporanea di "Noli me tangere" di Ludovico Mazzolino si inserisce entro il programma PTM ANDATA E RITORNO, il format di Fondazione Brescia Musei che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti: un’occasione per accogliere nelle sale della Pinacoteca capolavori che dialoghino con la collezione permanente, dando l’opportunità a bresciani e turisti di reinterpretare costantemente secondo nuove chiavi di lettura e nuovi punti di vista le sale del Museo.

Informazioni e Prenotazioni
Il CUP – Centro Unico Prenotazioni risponde dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Festivi esclusi.

L’evento

A cura di: Michele Danieli

Un’iniziativa promossa da:
Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Alleanza Cultura

Sostenitori Pinacoteca Tosio Martinengo: Metal Work, LABA Libera Accademia Belle Arti

Connecting Partner: INTRED

La Pinacoteca Tosio Martinengo fa parte della: Rete dell’800 Lombardo

La sala VI della Pinacoteca Tosio Martinengo, dedicata al confronto intessuto tra i bresciani Moretto e Savoldo con il veneziano – ma lungamente attivo a Bergamo, oltre che nelle Marche – Lorenzo Lotto, vede partire la celebre Natività di quest’ultimo per la Casa delle Esposizioni di Illegio, dove figurerà all’interno della mostra “Ricchezza. Dilemma perenne” (6.6.2025 – 9.11.2025).

L’occasione consente di portare all’attenzione del pubblico un’opera delle collezioni civiche da tempo assente dalle nostre sale e, per contro, recentemente esposta presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara alla mostra “Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso”.

Ludovico Mazzolino

Siamo in pieno Rinascimento, un’epoca dominata dalla riscoperta della classicità, con le sue regole proporzionali e la sua ricerca di armonia. Esisteva, tuttavia, una pattuglia di artisti ai quali queste regole sembravano costrizioni troppo rigide. Girolamo Romanino a Brescia, Altobello Melone a Cremona, Amico Aspertini a Bologna cercavano ispirazioni e punti di riferimento diversi. A Ferrara, è sicuramente Mazzolino a opporre maggiore resistenza alle novità che risalivano dall’Italia centrale, al protoclassicismo che Perugino stava esportando a nord degli Appennini.

L’anno di nascita di Mazzolino ci è sconosciuto e poco sappiamo dei suoi esordi. La sua prima opera datata è il trittico con la Madonna col Bambino e i santi Antonio Abate e Maria Maddalena oggi alla Gemaldegalerie di Berlino, che risale al 1509, quando il pittore era ormai intorno ai trent’anni.

Tra gli elementi che caratterizzano la produzione artistica di Mazzolino vi è in primo luogo un’ammirazione sconfinata per Albrecht Dürer, dal quale il ferrarese trae il gusto per la narrazione vivace, la curiosità inesauribile che lo porta a indagare oggetti, stoffe e paesaggi, nonché una espressività mai allineata con la serena imperturbabilità classica. In secondo luogo, il contatto con le opere giovanili di Giorgione: l’esempio del grande pittore veneziano – così importante anche per i coevi maestri bresciani – permette a Mazzolino di ambientare le sue figure in paesaggi moderni dai colori saturi e profondi.
Infine, un grande entusiasmo per le vestigia dell’antichità: come tutti gli artisti del suo tempo, anche Ludovico era affascinato dall’archeologia e conobbe direttamente i monumenti romani.

 

L’opera

Nel 1942, alla morte dell’imprenditore Angelo Minola, le sue figlie Emma e Amalia decisero di donare al Comune di Brescia la collezione di dipinti raccolta dal padre, seguendo le sue volontà testamentarie. Tra i quadri più importanti vi era il Noli me tangere, attribuito correttamente a Ludovico Mazzolino, artista bresciano del primo Cinquecento, riconosciuto come uno degli artisti più originali del suo tempo.

La scena, che rappresenta Maddalena che riconosce Gesù risorto nel sepolcro vuoto, è ricca di simbolismi ed è calata in un’atmosfera sospesa tra dramma e favola: un vento misterioso gonfia le vesti, solleva il sudario di Cristo e la manica di Maddalena, rivelando un’elegante tonalità azzurra. I due personaggi sono vicini, ma la distanza tra loro è incolmabile: Gesù ha un gesto deciso, mentre Maddalena risponde con un movimento incerto, quasi dubbioso. Tanta è l’efficacia di questo dialogo muto, che gli attributi iconografici quasi scompaiono: il vasetto di unguento che pure occupa il primo piano sembra miniaturizzato, poco più che un giocattolo, la zappa che Gesù appoggia sulla spalla è molto sottile e appare decisamente inadeguata a qualsiasi lavoro agricolo. La scena si arricchisce di un episodio sullo sfondo, quello di Gesù che incontra i discepoli sulla via di Emmaus – che ha tutto l’aspetto di un castello medievale, arroccato sulla sommità di una montagna e quasi sospeso tra le nubi -, creando un quadro complesso e ricco di significati. 

Informazioni

Biglietti

Il percorso di visita è compreso o nell’acquisto del Biglietto Musei o nell’acquisto delBiglietto Integrato Musei.

Soggiornare a Brescia conviene!

Per gli ospiti di HB Hotel (Hotel Vittoria, Hotel Regal, Hotel Leonessa, Hotel Master, Hotel Igea), di Federalberghi (Hotel Al Poggio Verde, Hotel Ambasciatori) e di Areadocks Boutique Hotel il biglietto d’ingresso è a tariffa agevolata previa presentazione in cassa del voucher in corso di validità rilasciato dalla struttura.

Orari

Orario estivo (1 giugno – 30 settembre):

  • Lunedì (non festivi): Chiuso
  • Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10:00 – 19:00
  • Ultimo ingresso:  18.15

Orario invernale (1 ottobre – 31 maggio):

  • Lunedì (non festivi): Chiuso
  • Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10:00 – 18:00
  • Ultimo ingresso:  17.15

Pubblicazionni