Dal 02 Ottobre 2020 a 31 Marzo 2021

Come culmine del cinquecentenario, due mostre tra Brescia e Milano e un calendario di appuntamenti, con varie tappe in Lombardia, celebrano Raffaello e il suo mito.

Il progetto

In che modo la visione del genio urbinate e la sua capacità di promozione furono rivoluzionarie? Una volta creata la leggenda, chi l’ha custodita e tramandata nei secoli? Quali i custodi della memoria raffaellesca in Lombardia e con quale ruolo? Quanto il collezionismo ha accolto le influenze e ha indirizzato le tendenze? Quando e come la produzione di stampe ha contribuito alla nascita della cosiddetta “industria culturale”?

Il progetto cerca di dare risposte a queste domande, grazie a una serie di iniziative dedicate al pubblico e al racconto della fama, sempre viva, di Raffaello.

Brescia e Milano, con Fondazione Brescia Musei e Castello Sforzesco, offrono il proprio omaggio a Raffaello in occasione del cinquecentenario della morte con due progetti espositivi, due cataloghi e un ricco calendario di appuntamenti condivisi con diverse istituzioni culturali della Lombardia che, a vario titolo, hanno ricoperto nel tempo e ricoprono tuttora il ruolo di custodi del mito di Raffaello. Oltre Brescia e Milano, da Mantova a Cremona, da Bergamo a Pavia, da Crema a Busto Arsizio, le istituzioni culturali dell’intera regione celebrano il maestro urbinate con una programmazione congiunta.

Le mostre

Le mostre, fortemente incentrate sulla valorizzazione dei patrimoni bresciani e milanesi, indagano la figura di Raffaello tramite due protagonisti della stagione ottocentesca, momento fondamentale per la costruzione del suo mito, per la divulgazione del linguaggio e delle invenzioni del maestro e per la cultura lombarda: Paolo Tosio e Giuseppe Bossi.

Brescia

All’interno del Museo di Santa Giulia (2 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021), Raffaello. L’invenzione del divino pittore, a cura di Roberta D’Adda, presenta una collezione di stampe d’après Raffaello, realizzate in Italia e in Europa dall’inizio del Cinquecento alla metà dell’Ottocento, insieme a una scelta di dipinti e oggetti d’arte.

La visita si completa con un itinerario in città tra la Pinacoteca Tosio Martinengo, che custodisce due opere di Raffaello, e l’Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze Lettere e Arti, che presenta una serie di stampe raffaellesche di grande formato.

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Milano

A Milano: nelle sale del Castello Sforzesco (27 novembre 2020 – 30 giugno 2021) per Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano, a cura di Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso, in mostra disegni, incisioni e maioliche rinascimentali tratte da invenzioni dell’Urbinate, grazie a nuove ricerche e studi indirizzati alla figura di Giuseppe Bossi, collezionista, disegnatore e pittore, nel segno di Raffaello.

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Custodi del mito in Lombardia

Dalla condivisione dei progetti espositivi autonomi sviluppati da Fondazione Brescia Musei e la Soprintendenza Castello Sforzesco Milano è nata la formula “Custodi del mito in Lombardia”, un progetto di ampio fenomeno culturale che punta a riunire sotto un unico calendario di eventi tutte le iniziative museali lombarde dedicate alla memoria di Raffaello e/o al culto a lui tributato nei cinque secoli trascorsi dalla sua morte.

Hanno aderito al progetto:

Accademia Carrara

Paolini per “Raffaello. Custodi del mito in Lombardia”

Quando: dal 2 ottobre 2020
Tipologia di evento: esposizione temporanea
Dove: Accademia Carrara
Piazza Giacomo Carrara, 82 – Bergamo
Sala 4, primo piano

L’Accademia Carrara partecipa al progetto: Raffaello. Custodi del mito in Lombardia con l’esposizione dell’opera di Giulio Paolini Studio per «Estasi di S. Sebastiano», realizzata dall’artista nel 2017, in occasione della mostra che il museo dedicò a Raffaello giovane, ed entrata poi nelle collezioni della Carrara.

L’eco del mito di Raffaello veniva esplorato dal Cinquecento e lo è ancora oggi nella contemporaneità, ad indicare che la grandezza, il successo, il fascino di questo maestro del classicismo e del Rinascimento italiano è imperitura. La presenza nella sala quattro dell’Accademia Carrara dell’opera di Giulio Paolini, messa in dialogo con il San Sebastiano (circa 1503) di Raffaello capolavoro delle collezioni museali, ha questo significato.

Scheda dell’opera

Didascalia dell’opera

Giulio Paolini Genova, 1940 – vive e lavora a Torino Studio per «Estasi di San Sebastiano» 2017 matita, matita rossa e collage su carta 50 x 40 cm Collezione dell’artista

Palazzo Tosio – Ateneo di Brescia

“Dopo che si sono stampate a Roma le Loggie del Vaticano, tutto ha cambiato gusto”.
Incisioni di Giovanni Volpato e Giovanni Ottaviani dalla serie delle Logge Vaticane

A cura di Roberta D’Adda

Quando: 3 ottobre – 13 dicembre 2020
Tipologia di evento: mostra
Dove: Palazzo Tosio – Ateneo di Brescia
via Tosio, 12 – Brescia

Tornano ad animarsi le pareti della Galleria delle Incisioni di Palazzo Tosio, attraverso l’esposizione di dodici grandi fogli dalla serie delle Logge Vaticane di Volpato e Ottaviani, provenienti dalla collezione Tosio.

Museo Diocesano di Brescia

Gli Anderloni.
Contributi di una famiglia bresciana di artisti all’incisione neoclassica di traduzione

A cura di Alberto Crespi

Quando: 8 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021
Tipologia di evento: mostra
Dove: Museo Diocesano di Brescia
via Gasparo da Salò, 13 – Brescia
sala 4, primo piano

Pietro Anderloni, Faustino Anderloni e Giovita Garavaglia furono i tre incisori, legati da parentela, che proseguirono e diffusero fino alla metà del XIX secolo la lezione del bulino neoclassico di Giuseppe Longhi, referente indiscusso in ambito milanese.

La recente ricognizione in Milano della Raccolta Emilio Anderloni, nipote di Pietro Anderloni, ha consentito di catalogare un considerevole novero di materiali: disegni accademici, stampe, prove di lastra e rami. Da qui un progetto dedicato agli Anderloni, e al loro entourage che si concreta nella rassegna odierna al Museo Diocesano, ricca di opere d’alto livello tecnico e pregio artistico.

La rassegna – curata da Alberto Crespi, studioso di Incisione – è la prima realizzata in ambito bresciano con lo scopo preciso di mettere in luce l’esemplarità della lezione del neoclassicismo in ordine al disegno e all’incisione, facendo perno proprio sulle figure degli artisti, glorie della Città.

La mostra offre l’opportunità di ammirare gran parte del corpus incisorio di Pietro e Faustino Anderloni e dei loro colleghi e di comprendere le fonti e gli scopi della loro arte – allora unico mezzo, prima dell’avvento della fotografia – per la diffusione della conoscenza dei capolavori della pittura conservati nelle chiese, nelle raccolte museali e nelle collezioni private nobiliari.

Fondazione Ugo da Como

Raffaello, lo “Sposalizio” della Pinacoteca di Brera e il contributo del Senatore Ugo da Como

Quando: 6 novembre 2020, ore 18.00
Tipologia di evento: conferenza
Dove: Fondazione Ugo da Como
via Rocca, 2 – Rocca di Lonato, Lonato del Garda (BS)

Introduce la Dott.ssa Letizia Lodi
Relatore: Dott.ssa Laura Picchio Lechi

Il Senatore Ugo Da Como (Brescia 1869 – Lonato 1941) pubblicò nel 1935 un articolo su “La Nuova Antologia” approfondendo il tema, molto delicato, della provenienza del celeberrimo “Sposalizio” di Raffaello, tra i capolavori della Pinacoteca di Brera.

Commissionato originariamente per la Chiesa di San Francesco a Città di Castello (presso Perugia), il dipinto venne donato nel 1798 al generale napoleonico Giuseppe Lechi, che la portò a Brescia, e poi (dopo alcuni passaggi) nel 1806 venne acquistata dal Principe Eugenio di Beauharnais che la destinò all’Accademia di Brera.

“Un furto, una violenza, una rapina”? Il Senatore Ugo Da Como, sollecitato dall’amico Teodoro Lechi, diede un’interpretazione degli accadimenti.

Raffaello Sanzio Sposalizio della Vergine 1504 Pinacoteca di Brera, Milano

Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova

Raffaello trama o ordito.
Gli arazzi di Palazzo ducale a Mantova

Quando: 24 ottobre 2020 – 7 febbraio 2021
Inaugurazione: 23 ottobre, ore 18.00
Tipologia di evento: mostra

Dove: Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova
Corte Vecchia, Piazza Sordello, 40
Mantova

Il programma delle celebrazioni per il V centenario della scomparsa di Raffaello Sanzio vede protagonista anche la città di Mantova, dove esiste una preziosa testimonianza del genio urbinate. Il ciclo degli arazzi con le Storie dei Santi Pietro e Paolo conservato a Palazzo Ducale fu infatti realizzato nelle Fiandre a partire dai cartoni preparatori realizzati dalla bottega di Raffaello: questi enormi fogli dipinti commissionati da papa Leone X, in parte conservati al Victoria & Albert Museum di Londra, servirono a realizzare il celebre ciclo destinato a ornare le pareti della Cappella Sistina in Vaticano.

L’esposizione “Raffaello trama e ordito. Gli arazzi di Palazzo Ducale a Mantova” – organizzata dal Complesso Museale di Palazzo Ducale – promuove l’interesse internazionale per questi grandi manufatti. Allestita negli spazi di Corte Vecchia, dove sono esposti i preziosi tessuti, nel neoclassico Appartamento degli Arazzi.

Da luglio 2020 sugli arazzi di Palazzo Ducale è stato avviato un intervento conservativo che permetterà non solo di recuperare una migliore leggibilità delle opere e di apprezzarne appieno l’altissima qualità ma costituirà un elemento centrale per la mostra. In via del tutto eccezionale infatti, durante il periodo di apertura sarà data al pubblico la possibilità di assistere dal vivo ai lavori attraverso il “cantiere di restauro aperto” allestito nella Sala dello Specchio.

Per approfondire questi aspetti legati ai processi di realizzazione sono previste attività didattiche e laboratoriali dedicate alle famiglie e alle scuole.

I lavori di restauro, affidati alla ditta di Tiziana Benzi di Piacenza, sono realizzati con contributi del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte Raffaello Sanzio (MiBACT) e con un prezioso supporto di Fondazione BAM.

Un’occasione ulteriore di approfondimento è offerta da un ciclo di conferenze con alcuni dei principali studiosi di Raffaello per presentare aspetti inediti della sua prolifica attività.

Tra gli esiti permanenti di “Raffaello trama e ordito” dobbiamo contare anche un nuovo apparato di illuminazione per l’Appartamento degli arazzi: grazie alle tecnologie più recenti è possibile leggere al meglio le opere e apprezzarne la qualità, garantendone contestualmente una protezione migliore dai danni causati dalla luce. Questo apparato accoglie anche le informazioni che guidano i visitatori nella scoperta dei capolavori raffaelleschi.

Museo Civico di Crema e del Cremasco

Omaggio a Raffaello.
Le stampe di traduzione del Museo Civico di Crema e del Cremasco

A cura di Elizabeth Dester

Quando: 24 ottobre – 29 novembre 2020
Inaugurazione: 24 ottobre, ore 16.30
Tipologia di evento: mostra
Dove: Museo Civico di Crema e del Cremasco
Piazzetta Winifred Terni de’ Gregorj 5, Crema

La mostra ospita 6 stampe conservate nel deposito del museo e raffiguranti opere di Raffaello e della sua Scuola: un arazzo con la Discesa dello Spirito Santo attribuibile alla scuola di Raffaello, Il profeta Isaia affrescato da Raffaello in Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma e tre dipinti del maestro, la Madonna Colonna, la Trasfigurazione e la Madonna di Foligno.

Di quest’ultima sono presenti due riproduzioni, una incisa da Filippo Tosetti, l’altra (l’unica in cornice) di Giuseppe Stuppi, realizzata a Crema nel 1865, che pertanto, nonostante il cattivo stato di conservazione, ha un particolare valore documentario testimoniato da una lettera che la lega direttamente alla città, dove l’incisore partecipò a un’esposizione agraria-artistica-industriale.

Dal punto di vista cronologico le stampe si collocano tra l’ultimo quarto del Settecento e la seconda metà dell’Ottocento.

Paolo Guglielmi, disegnatore e Filippo Tosetti, incisore, Madonna di Foligno, prima metà del XIX secolo, Museo Civico di Crema e del Cremasco |  Raffaele Bonajuti, disegnatore e Ignazio di Paolo Bonajuti, incisore, Il profeta Isaia, primo quarto del XIX secolo, Museo Civico di Crema e del Cremasco

Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna

Giuseppe Bossi e Raffaello nelle collezioni civiche e private

A cura di Silvio Mara

Quando: 28 novembre 2020 – 7 marzo 2021
Tipologia di evento: mostra
Dove: Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna
Piazza Vittorio Emanuele II, Busto Arsizio (VA)

Giuseppe Bossi ha sempre attirato l’attenzione degli studiosi, dei cultori di storia locale e dei collezionisti bustocchi, che fin da inizio Novecento hanno riconosciuto il pregio delle sue opere grafiche e pittoriche salvandole dall’oblio e dalla dispersione.

Il percorso espositivo intende valorizzare e integrare le opere presenti nelle Civiche Raccolte del Comune di Busto Arsizio con prestiti da collezioni cittadine, quali ad esempio la raccolta di Gian Carlo Carnaghi, ed extra cittadine come la raccolta torinese Enrico, che custodisce il lascito ereditario di Bossi. La selezione di dipinti e disegni di Bossi, oltre a oggetti a lui appartenuti e mai esposti prima d’ora, vuole illuminare momenti biografici e della sua creazione artistica che maggiormente risentono dell’influenza di Raffaello. Due aspetti sono privilegiati: la formazione artistica iniziale con la fondamentale permanenza a Roma e la rielaborazione matura di alcuni temi figurativi desunti dall’Urbinate.

L’esposizione è affiancata, ad avvio e chiusura, da momenti di approfondimento nella forma di due conferenze, con la partecipazione di qualificati esperti e di rappresentanti di importanti istituzioni museali quali il dott. Silvio Mara e mons. Alberto Rocca, Direttore della Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

L’esposizione è promossa dall’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio, Assessorato all’Identità, Cultura e sviluppo del Territorio, e si inquadra nell’ambito del progetto diffuso Raffaello. Custodi del mito in Lombardia, che la Soprintendenza Castello Sforzesco di Milano sostiene insieme alla Fondazione Brescia Musei.

Giuseppe Bossi Il sacrificio di Lystra o Adorazione del serpente di Bronzo 1790 – 1795 ca. penna, inchiostro bruno e acquerello bruno su carta bianca tinta mm 377 x 495 Busto Arsizio, Civiche Raccolte d’Arte

Musei Civici di Pavia

Raffaello 500 a Pavia.
Intorno alla Strage degli Innocenti di Marcantonio Raimondi

Quando: da novembre 2020 a febbraio 2021
Tipologia di evento: mostra
Dove: Musei Civici di Pavia
Castello Visconteo, Viale XI Febbraio, Pavia

I Musei Civici di Pavia celebreranno i 500 anni dalla morte di Raffaello con un dossier espositivo e attività didattiche (in presenza e/o virtuali) incentrati sulla lastra di rame raffigurante la Strage degli Innocenti, realizzata da Marcantonio Raimondi su disegno del maestro e recentemente restaurata dall’Istituto Centrale per la Grafica. È l’occasione per ammirare da vicino il segno inciso del più grande bulinista del Cinquecento, comprendere la genesi rispetto all’invenzione di Raffaello, e confrontare tecnica ed esiti con gli altri grandi incisori del tempo, ad esempio Albrecht Dürer.

Per informazioni consultare il sito: www.vivipavia.it e www.museicivici.pavia.it

Marcantonio Raimondi Strage degli Innocenti ca. 1511 – ca. 1512 stampa smarginata Musei Civici di Pavia

Museo Diotti

Viaggio a Roma.
Le virtù di Luigi Quarenghi e la memoria di Raffaello

A cura di Valter Rosa

Quando: 12 dicembre 2020 – 14 febbraio 2021
Tipologia di evento: mostra
Dove: Museo Diotti
via Formis 17, Casalmaggiore (CR)

L’autore dei due grandi disegni, donati nel 1846 al Comune di Casalmaggiore, è il pittore Luigi Quarenghi (Casalmaggiore 1810-1882), allievo di Giuseppe Diotti all’Accademia Carrara di Bergamo, che li ha realizzati nel corso del perfezionamento dei suoi studi a Roma (1843-1848), dove è divenuto aiutante e collaboratore di Francesco Coghetti.

L’eccezionalità delle dimensioni dei due fogli, ora oggetto di un intervento di restauro (ampiamente documentato in mostra), denota l’esigenza dell’autore di misurarsi con la grande pittura murale e con Raffaello in particolare, nell’intento poi di dedicarsi all’arte dell’affresco, in continuità col percorso formativo e l’insegnamento del suo maestro Giuseppe Diotti.

L’attività di Quarenghi pittore è poi documentata da alcuni ritratti e da documenti relativi al viaggio a Roma, tema che si riverbera in altri fogli di scuola diottesca (dalle raccolte del Museo Diotti) e nelle celebri stampe delle Stanze Vaticane di Giovanni Volpato che, nell’Ottocento, arredavano alcune case di campagna.

Museo Poldi Pezzoli

Raffaello nel Museo Poldi Pezzoli

Quando: fra dicembre e gennaio 2021
Tipologia di evento: conferenza
Dove: Museo Poldi Pezzoli
via Alessandro Manzoni, 12 – Milano

Relatore: Andrea di Lorenzo (conservatore Museo Poldi Pezzoli)

La conferenza illustra la Croce astile attribuita a Raffaello e legata al Museo Poldi Pezzoli da Margherita Visconti Venosta Pallavicino Mossi nel 1983. La croce, dipinta su entrambi i lati, si colloca negli anni giovanili dell’artista, verso il 1499-1500. La conferenza offre quindi occasione di ripercorrere tutta la prima attività di Raffaello nei suoi anni di formazione.

Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520), Croce astile, circa 1500, Tempera e oro su tavola, cm 46,8 x 33,5, Milano, Museo Poldi Pezzoli

Accademia delle Belle Arti di Brera

“Diversi altri soggetti che lo costituiscono veramente classico artista”.
Nucleo di disegni bossiani nelle raccolte di Brera e del Castello Sforzesco

Quando: febbraio 2021
Tipologia di evento: conferenza
Dove: Castello Sforzesco
Piazza Castello – Milano

Relatore: Chiara Nenci (Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte)

Fondazione Maria Cosway

Raffaello e l’Umbria: dalla formazione alla nascita del mito

Quando: marzo 2021
Tipologia di evento: conferenza
Dove: Fondazione Maria Cosway
Piazza Zaninelli, 13 – Lodi
Sala della Musica

Relatore: prof. Francesco Federico Mancini, docente ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università Statale di Perugia

La Delegazione FAI Lodi, in collaborazione con la Fondazione Maria Cosway di Lodi, è lieta di aderire alla manifestazione “Raffaello. Custodi del mito in Lombardia” proponendo per sabato 24 ottobre 2020, presso la Sala della Musica della Fondazione Cosway, la conferenza dal titolo: “Raffaello e l’Umbria: dalla formazione alla nascita del mito”.