19 Marzo 2023 - 16:00

Il primo concerto della Rassegna Antiche Risonanze è dedicato al Salmo quaresimale numero 50 “Miserere mei Deus” che, nei secoli, è stato musicato da innumerevoli compositori, dei quali il Gruppo Vocale desidera proporre al pubblico bresciano alcune diverse versioni composte nel periodo rinascimentale e barocco, che manifestano le differenze interpretative, di gusto, di utilizzo, dei quattro musicisti protagonisti dell’offerta musicale

Informazioni e Prenotazioni
Ingresso libero dalle ore 15.30 (fino ad esaurimento dei posti disponibili)

Il concerto

musiche di Josquin Des PrésGiovanni Contino (I esecuzione in tempi moderni), Orlando di Lasso e Gregorio Allegri 

CANTUS  Katiuscia Bugatti, Olga Casiraghi, Viola Comini, Edi Portesi, Barbara Tessieri
ALTUS  Rita Del Silenzio, Laura Frigerio, Giovanna Inverardi, Claudia Taglietti
TENOR BASSUS Angelo Dolci, Achille Fantoni, Marco Tufari, Fabio Zoni Stefano Bigazzi, Carlo Chiurco, Iacopo Tonin
MAGISTER  Ruggero Del Silenzio

 

«ll Salmo 50 “Miserere mei Deus” nella tradizione cinque-seicentesca»

Domenica 19 marzo, nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura italiana, riprende la Rassegna concertistica «Antiche Risonanze» del Gruppo Vocale “Cantores Silentii”, diretto da Ruggero Del Silenzio, giunta alla sua XI Edizione, organizzata in collaborazione con il Comune di Brescia e con la Fondazione Brescia Musei. Il nuovo format prevede l’utilizzo dell’Auditorium di Santa Giulia (la chiesa cinquecentesca che ospitò il Museo dell’Età Cristiana) ora Sala monumentale adibita agli eventi del Museo cittadino di Santa Giulia.

Il primo concerto della Rassegna Antiche Risonanze è dedicato al Salmo quaresimale numero 50 “Miserere mei Deus” che, nei secoli, è stato musicato da innumerevoli compositori, dei quali il Gruppo Vocale desidera proporre al pubblico bresciano alcune diverse versioni composte nel periodo rinascimentale e barocco, che manifestano le differenze interpretative, di gusto, di utilizzo, dei quattro musicisti protagonisti dell’offerta musicale.

Il concerto inizia con la composizione del musicista franco-fiammingo, “Principe della Musica”, Josquin des Prés: il suo affascinante “Miserere” a 5 voci, suddiviso in tre parti, si basa sulle tipiche espressioni dell’Ars polifonica fiamminga (imitazioni, alternanza di duetti tra le varie voci intervallato da sublimi momenti corali, insistenza su frammenti melodici riproposti nelle varie voci, presenza delle tipiche cadenze “alla Landino”…) con la ripetizione dell’incipit “Miserere mei Deus”, da parte della parte del Tenor I e replicata più volte dalle altre 4 voci. Un pregevole esempio di musica quattro-cinquecentesca.

Segue la prima esecuzione in tempi moderni dell’opera del compositore bresciano Giovanni Contino tratta dalla silloge “Threni Hieremiae” stampata a Venezia per i tipi di Hieronimus Scotto nel 1561. La composizione è a carattere prettamente liturgico-corale ad andamento omoritmico, intervallata da sezioni melodiche gregoriane, ed è stata composta per le celebrazioni quaresimali che si tenevano nella Cattedrale di Brescia a metà Cinquecento. Tra i compiti del Maestro di Cappella, lo vogliamo ricordare, vi era quello della composizione di musiche originali per le varie festività liturgiche. La Cappella musicale bresciana a metà Cinquecento era composta da alcuni cantori professionisti (1 Contraltista, 1 Tenorista e 2 Bassi, o Contrabassi) e dal gruppo degli allievi della Scuola di Musica e Lettere della Cattedrale che partecipavano alle funzioni sostenendo la parte del Soprano. Tra questi, nell’elenco dei “putti cantori” che ricevettero la mancia per aver partecipato alle celebrazioni natalizie del 1553, il nome di Luca, facilmente identificabile in quello che diventerà il grande madrigalista di fine Cinquecento: Luca Marenzio, appunto allievo del Contino.

Il terzo “Miserere” che viene proposto è la composizione a 5 voci dell’altro grande compositore franco-fiammingo Orlando di Lasso. Il brano è uno splendido esempio dell’arte compositiva del Lasso che alterna e diversifica i vari passi del Salmo dalle 5 voci d’impianto, a duetti, terzetti e quartetti, concludendo nella solenne e articolata apoteosi a 6 voci del “Sicut erat in principio”. Piacevolissime le melodie che si alternano e si completano nelle magistrali espressioni armoniche che preludono al successivo periodo Barocco. Conclude il concerto il celebre “Miserere” di Gregorio Allegri, cantore e Maestro di Cappella della “Sistina” reso famoso dalla trascrizione che ne fece Mozart dopo la partecipazione ad una funzione religiosa. Il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart, in visita a Roma, ascoltò il Miserere di Allegri l’11 aprile 1770 durante l’Ufficio delle Tenebre del Giovedì Santo, che si canta la sera del Mercoledì Santo. Il Giovedì Santo lo trascrisse interamente a memoria, ritornando poi nella Cappella Sistina il venerdì successivo, 13 aprile, per fare piccole correzioni. Il brano era secretato e non aveva ottenuto il nulla-osta papale per la sua divulgazione a stampa. Dopo la trascrizione che ne fece Mozart, l’esecuzione del brano, con varie vicissitudini, dal XIX secolo si poté diffondere in tutto il mondo. La composizione si articola tra il Coro pieno a 5 voci e il Coro con i 4 solisti, intervallati dalle sezioni in canto gregoriano.