24 Aprile 2019 - 18:00

24 Aprile 2019 - 21:00

25 Aprile 2019 - 18:15

25 Aprile 2019 - 21:00

26 Aprile 2019 - 17:00

Informazioni e Prenotazioni
I biglietti sono in vendita presso il Nuovo Eden tutti i giorni di proiezione a partire da mezz'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
Un film di
Valerio Mieli
Con
Luca Marinelli, Linda Caridi, Giovanni Anzaldo, Camilla Diana
Genere
Drammatico
Durata
106'

Una lunga grande storia d'amore, raccontata però sempre solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dalle differenze di punto vista, dei giovani protagonisti. Il viaggio di due persone negli anni: insieme e divise, felici, infelici, innamorate tra loro, innamorate di altri, visto in un unico flusso di colori ed emozioni. I due si conoscono raccontandosi fantasiosi episodi d’infanzia. Anche la festa in cui si incontrano però è ricordata, e in due versioni: il mondo di lui, malinconico, quello di lei allegro e ancora incantato. Passano gli anni. Lo sguardo di lui si trasforma, si alleggerisce. Quello di lei matura, si fa più complesso e più scuro. Il rapporto che sembrava consolidarsi rischia ora di perdere magia. Inizia una crisi. Nel corso del film i due ragazzi crescono e cambiano: lui scopre che è possibile un amore che dura nel tempo, lei impara la nostalgia. Con la distanza le immagini di questa relazione, come quelle dell’infanzia, di un lutto, di un’amicizia tradita, di una grande gioia, si modificano. Si saturano di emozione, o invece sbiadiscono, si cancellano, finché, riesumate da un profumo, da una parola, riemergono più forti, in un presente che scivola via per farsi subito memoria.

Con l'opera seconda Valerio Mieli gioca in modo esplicito sull'intima connessione fra arte e memoria costruendo il film su un puzzle di ricordi intrecciati. Quelli di lui, un tetro Luca Marinelli afflitto da oscuri traumi, e quelli di lei, una limpida Linda Caridi sempre disposta a vedere il lato positivo: una coppia la cui ondivaga storia d'amore viene raccontata sbriciolando il presente nel passato, in un rincorrersi di immagini che creano un'onirica quanto contraddittoria illusione di verità. (Alessandra Levantesi. La Stampa)

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