Roma 1946: Delia

C’è ancora domani, un film di Paola Cortellesi: analisi di un successo inaspettato.

Dopo Barbie, un altro film femminista diretto da una donna e con una donna come protagonista ha avuto un successo enorme, al punto di diventare il film più visto del 2023 in Italia.
Questo successo non annunciato (contrariamente a quello di Barbie) merita riflessione. Perché un film in bianco e nero che parla di una donna anonima del dopoguerra vittima di violenze coniugali è stato visto da più di 5 milioni di spettatori?
Sembra quasi che C’è ancora domani, di cui è difficile trovare una critica negativa anche nella stampa conservatrice, abbia risposto a un bisogno collettivo di riconoscersi.
La discussione si concentrerà su come le donne del 2024 si identificano con la difficile vita di Delia nel 1946, coinvolgendo femministe, addette ai centri antiviolenza, figure politiche e produttrici cinematografiche.

L’incontro è realizzato in collaborazione con GAPP (Gender in Action for Politics and Public Policies)

• Martina Avanza, Progetto GAPP, moderatrice
• Francesca Badiglioni, psicologa, Casa delle Donne Brescia
• Nadia Busato – Giornalista, autrice – CEO Neoslogos.org
• Lison D’Houwt, Direttrice di produzione cinematografica
• Anna Frattini – Assessora con delega alle Politiche educative, alle Pari Opportunità, alle Politiche giovanili e alla Sostenibilità sociale