Un milione di granelli di sabbia
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Un film che mette al centro le possibilità offerte dal Sandwork espressivo, una terapia non verbale che permette di elaborare il trauma psichico ed esprimere ciò che il dolore ha reso indicibile.
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Come si sopravvive ad eventi catastrofici come una guerra, un genocidio, o un terremoto? La psicoterapeuta Eva Pattis Zoja ha sviluppato una terapia non verbale, che permette di elaborare il trauma psichico ed esprimere ciò che il dolore rende in un primo momento indicibile.
Il conflitto in Ucraina, la persecuzione contro gli Yazidi da parte dell’Isis e un devastante terremoto in Cina sono soltanto alcuni tra i contesti in cui il Sandwork Espressivo è stato applicato.
Questo metodo è diffuso anche in Italia e in molti altri paesi del mondo con bambini che hanno perso i loro cari a causa di calamità naturali, o con bisogni educativi speciali o disturbo da stress post-traumatico. Il documentario di Andrea Deaglio esplora parallelamente le radici di Eva Pattis Zoja, mostrando le connessioni tra il lavoro che l’ha resa un riferimento a livello internazionale e la storia personale della sua famiglia durante la Seconda guerra mondiale.