Van gogh – sulla soglia dell’eternitÀ
18 Agosto 2019 - 21:15
IL GIARDINO DELL'EDEN – FUTURE VISIONI Castello di Brescia
È di sole che ha bisogno la salute e l'arte di Vincent van Gogh, insofferente a Parigi e ai suoi grigi. Confortato dall'affetto e sostenuto dai fondi del fratello Theo, Vincent si trasferisce ad Arles, nel sud della Francia e a contatto con la forza misteriosa della natura. Ma la permanenza è turbata dalle nevrosi incalzanti e dall'ostilità dei locali, che biasimano la sua arte e la sua passione febbrile. Bandito dalla 'casa gialla' e ricoverato in un ospedale psichiatrico, lo confortano le lettere di Gauguin e le visite del fratello. A colpi di pennellate corte e nervose, arriverà bruscamente alla fine dei suoi giorni. Se Gauguin (Oscar Isaac) suggerisce a Van Gogh di dipingere “quello che vede il tuo cervello,”, Schnabel prova a entrare nella testa del pittore che più di chiunque altro è l’emblema del confine sottile tra follia e genio artistico, in un tripudio estetizzante di musiche, frenesie visive e riflessi solari che tenta di riprodurre quella pittura a cavallo tra il reale e il sovrannaturale, come la definì Aurier nella celebre prima recensione positiva ricevuta da Van Gogh. Trovando pace solo nei momenti in cui il pittore dipinge, e attaccandosi alle tele, perché quando dipinge, dice Van Gogh/Dafoe, “smetto di pensare.” Federico Gironi per Coming Soon