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Dalla conservazione alla promozione: prende il via un percorso virtuoso, un punto d’accesso privilegiato alla storia culturale di Brescia.Firmata una convenzione speciale che sigla la reciproca collaborazione tra le due istituzioni museali cittadine sotto l’egida di Comune e Diocesi.

Dalla conservazione alla promozione: prende il via un percorso virtuoso, un punto d’accesso privilegiato alla storia culturale di BresciaOggi, mercoledì 29 marzo, è stata presentata alla stampa – alla presenza di S.E. il Vescovo Luciano Monari, del Sindaco Emilio del Bono e del Vicesindaco Laura Castelletti – la convenzione quadro tra la Fondazione Brescia Musei e il Museo Diocesano di Brescia.Si aggiunge così in maniera ufficiale un importante tassello alla già vasta rete di collaborazioni con le realtà culturali del territorio che Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei promuovono con impegno e convinzione.In particolare, la collaborazione con il Museo Diocesano – di fatto già in essere, ma ora formalmente sancita e potenziata da un articolato accordo quadro – fa sì che il focus si concentri sulla città e sul suo patrimonio artistico e specificamente su quello pittorico.Le collezioni permanenti del Museo Diocesano e quelle della Pinacoteca Tosio Martinengo, di imminente apertura, vengono così a costituire, idealmente e operativamente, un tutt’uno, un punto di accesso privilegiato alla storia culturale della nostra città: non possiamo che augurarci che questo percorso virtuoso si allarghi a comprendere altri punti focali, altri snodi della rete, tracciando la mappa concreta e praticabile di un itinerario attraverso opere e luoghi, toccando per esempio almeno una parte delle chiese e degli edifici pubblici che contribuiscono a testimoniare la storia delle arti figurative a Brescia.Gli ambiti di intervento dell’accordo riguardano anche altre sfere di azione come la conservazione e l’esposizione di beni artistici e storici, attività educative e didattiche così come attività di studio e ricerca, promozione, formazione e marketing.Per quanto riguarda il settore educativo i due enti si impegnano a favorire l’ideazione e la progettazione di percorsi e laboratori didattici comuni, di incontri di formazione condivisi, rivolti in particolare al pubblico scolastico; a promuovere studi e ricerche con particolare riferimento all’arte bresciana, ad organizzare conferenze, dibattiti e seminari, così come mostre ed esposizioni e a realizzare pubblicazioni sia tradizionali che digitali.In riferimento al contesto di conservazione ed esposizione di beni artistici e storici, Fondazione Brescia Musei e Museo Diocesano, anche coinvolgendo enti terzi, si impegnano a favorire la collaborazione per prestiti e depositi a medio e lungo termine, a sviluppare progetti di conservazione preventiva e restauri, a realizzare mostre e progetti educativi e a favorire lo scambio di competenze con specifico riferimento alle esperienze museali.Il primo passo in tal senso sarà costituito dal deposito a lungo termine del prezioso nucleo di codici miniati provenienti dal convento di San Francesco, che sono attualmente conservati presso i depositi del Museo di Santa Giulia e che – grazie a un apposito accordo tecnico attualmente in fase di perfezionamento – saranno esposti al Museo Diocesano. Si tratta di diciotto codici tra antifonari e graduali riccamente miniati, in gran parte commissionati dal generale dei Minori Francesco Sansone nel 1490.Per quanto riguarda il settore legato alla promozione le due istituzioni museali si impegnano infine a favorire la collaborazione per la realizzazione in rete di progetti comuni, a realizzare un accordo per la bigliettazione congiunta, a produrre materiali condivisi anche tramite il coinvolgimento di altre realtà artistiche e monumentali del territorio.La durata dell’accordo è di tre anni. Portati a termine alcuni percorsi già in atto, la prossima sfida sarà costituita dalla mostra dedicata a Tiziano che Fondazione Brescia Musei sta organizzando per il 2018 e per la quale l’apporto di collaborazione da parte del Museo Diocesano e dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi costituirà un elemento fondamentale.“Lavorare in rete significa lavorare meglio” ha dichiarato Luigi Di Corato, direttore di Fondazione Brescia Musei “e cominciare a pensare ad un orizzonte strategico di sviluppo di medio-lungo termine, che sappia mettere al centro l’intero patrimonio artistico cittadino, senza divisioni. Solo così potremo essere efficaci a livello educativo e competitivi sul piano turistico, visto che i visitatori sono fortunatamente poco interessati alle compartimentazioni burocratiche, ma pensano alla nostra città come ad un’unica meta artistica da scoprire complessivamente”.“Un accordo di questo genere”, aggiunge don Giuseppe Fusari, direttore del Museo Diocesano, “è anche l’immagine di una città che lavora per essere conosciuta e apprezzata come un insieme di realtà culturali e artistiche che possono in questo modo essere meglio avvicinate da chi viene a Brescia per conoscerla. Il grande patrimonio artistico della città, sia esso civile o religioso, fa di Brescia un vero polo di attrazione che merita di essere sempre più e sempre meglio conosciuto e valorizzato”.