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Da sabato 16 maggio al Museo di Santa Giulia sarà aperta al pubblico una nuova sala dedicata alle opere di Giacomo ceruti, il Pitocchetto, appartenenti alla collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo. Si potrà quindi ammirare questo fondo che costituisce uno dei nuclei di maggior interesse della raccolta della Pinacoteca e che, allo stesso tempo, rappresenta il più ricco insieme di opere dell’artista conservato in un museo pubblico.

Giacomo Ceruti il PitocchettoStorie di ritratti16 maggio / 20 settembre 2015In concomitanza di Expo 2015, il Comune di Montichiari in collaborazione con i Civici Musei di Brescia, la Fondazione Brescia Musei, la Fondazione Ugo Da Como e la Fondazione Luciano Sorlini – inaugura una mostra che prende spunto dall’importante gruppo di opere del pittore Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano 1698-1767) conservato nel Museo Lechi e proveniente dalle donazioni dei conti Luigi e Piero Lechi. Questa occasione espositiva intende infatti rendere omaggio alla figura di Fausto Lechi (1892-1979) che ottant’anni fa (nel 1935) fu il promotore della grande mostra dedicata alla Pittura a Brescia nel Sei e Settecento allestita nel Palazzo della Loggia, dove venne delineata per la prima volta al pubblico la geniale figura artistica di Giacomo Ceruti.In occasione della mostra ospitata al Museo Lechi, i Civici Musei di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Fondazione Ugo Da Como e Fondazione Luciano Sorlini promuovono un itinerario espositivo dedicato a Giacomo Ceruti. Un sistema di riduzioni reciproche consentirà ai visitatori di seguire un percorso che – attraverso le tappe di Lonato del Garda, Carzago di Calvagese della Riviera, Montichiari e Brescia – consentirà di vedere in tutto 25 opere dell’artista.Nelle sedi di Lonato e di Carzago saranno esposte quattro composizioni pittoriche d’argomento venatorio, tema particolarmente caro al pittore, mentre al Museo di Santa Giulia le undici opere di Ceruti afferenti alle collezioni della Pinacoteca Tosio Martinengo.Al Museo di Santa Giulia, gli undici dipinti di Giacomo Ceruti appartenenti alla collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo saranno presentati all’interno di una nuova sezione appositamente realizzata.Frutto di doni, acquisti e di generosi depositi da parte di istituzioni e di collezionisti privati, questo fondo costituisce uno dei nuclei di maggior interesse della raccolta della Pinacoteca e, allo stesso tempo, il più ricco insieme di opere dell’artista conservato in un museo pubblico. Esso è ospitato nel Museo di Santa Giulia, con una selezione di capolavori della Pinacoteca, in attesa della collocazione definitiva nella sede storica di Palazzo Martinengo da Barco, attualmente chiusa per restauri.La nuova sezione è costituita da alcuni ambienti raccolti, nei quali i dipinti si susseguono in una suggestiva trama di relazioni. Per via di analogie e contrasti si evidenzia la profonda verità di sguardo con la quale il pittore indaga le fisionomie dei personaggi raffigurati, siano essi rappresentanti della piccola nobiltà bresciana o umili pitocchi.Si toccano così, attraverso un percorso che copre l’intero periodo bresciano di Ceruti, diversi temi legati alla storia critica del pittore, una storia entro la quale il patrimonio della Pinacoteca ha da sempre svolto un ruolo di imprescindibile riferimento. Tale vocazione si manifestò infatti fin dall’inizio del Novecento, quando l’acquisizione della celebre Lavandaia e la sua partecipazione nel 1922 alla grande mostra fiorentina della pittura italiana del Sei e del Settecento costituirono il primo passo verso la vera e propria riscoperta dell’artista.In occasione della mostra, Fondazione Brescia Musei proporrà al pubblico attività didattiche specificamente dedicate alle opere di Ceruti, con letture inedite di personaggi e situazioni ispirate alla vita quotidiana dei ceti sociali più umili. Nei percorsi proposti la dimensione emozionale, originata dall’attenta osservazione delle raffigurazioni, si dilata ulteriormente nel paragone con gli eleganti ritratti di dame e gentiluomini commissionati all’artista.Il visitatore munito del biglietto di ingresso al Museo Lechi di Montichiari, alla Casa-Museo Ugo Da Como di Lonato o al Museo di Santa Giulia potrà usufruire dell’ingresso ridotto alle restanti sedi e di una visita guidata speciale alla Fondazione Luciano Sorlini di Carzago.Scarica il comunicato stampa della mostra di MontichiariScarica il comunicato stampa degli itinerari di Carzago, Lonato e BresciaScarica il comunicato stampa con tutte le informazioni pratiche