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E' avvenuta ieri, lunedì 18 giugno alle ore 16.00, la cerimonia ufficiale per l'iscrizione del Sito seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)" nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.

E’ avvenuta ieri, lunedì 18 giugno alle ore 16.00, la cerimonia ufficiale per l’iscrizione del Sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, di cui fanno parte il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium di Brescia.Alla cerimonia è intervenuto il Ministro per i Beni e le Attività Culturali prof. Lorenzo Ornaghi, insieme al Sindaco di Brescia Avv. Adriano Paroli, all’ Assessore alla Pubblica Istruzione Cultura e Turismo avv. Andrea Arcai, attualmente Presidente dell’Associazione Italia Langobardorum, all’Assessore al Turismo e Servizi della Regione Lombardia dott.ssa Margherita Peroni, al presidente della Fondazione CAB dott. Alberto Folonari e al responsabile dell’ufficio Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO del MIBAC arch. Manuel Guido.La targa, sulla quale sono stati scritte le motivazioni e i tre criteri per i quali il Sito è stato iscritto nella World Heritage List, è stata presentata alla cittadinanza nella Basilica di San Salvatore che, fondata dall’ultimo re dei Longobardi Desiderio nel 753 d.C., è per Brescia il cuore di questo importante riconoscimento.Il museo, aperto gratuitamente sino alle 22.00, è stato animato per tutta la serata dagli interventi artistici del Duoacrobat e delle danzatrici dell’Associazione Culturale Danzarte, dalla musica di un trio del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, dagli attori dell’Associazione Culturale Cieli Vibranti e CUT “La stanza” Università Cattolica di Brescia, dalla video installazione site specific “Water roots” del videoartista Enrico Ranzanici e da alcuni operatori dei Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei.Una giornata dunque per festeggiare il Sito UNESCO di Brescia che è stato riconosciuto di rilevante valore universale e che d’ora in poi appartiene a tutte le popolazioni del mondo.