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Era il 1988 quando Luigi Marzoli donava a Brescia la splendida collezione che permise l’apertura, nella suggestiva sede del Mastio Visconteo, del Museo delle Armi. Sono passati trent’anni e per celebrare questa importante ricorrenza Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia hanno scelto di promuovere una serie di iniziative a vario livello. A celebrare il museo sarà in particolare il convegno “Il Museo Marzoli e le armi lombarde”, che si terrà dal 15 al 17 novembre presso l’Auditorium di Santa Giulia.

Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia: prosegue con sempre maggiore intensità l’impegno comune nel progetto di valorizzazione del Castello e dei suoi musei a trent’anni dalla donazione del Cavalier MarzoliTRENT’ANNI DEL MUSEO DELLE ARMI LUIGI MARZOLI: ANCHE UN CONVEGNO INTERNAZIONALE PER CELEBRARLOLavori di adeguamento strutturale e del percorso espositivo, un corso di storia dell’arte sul Castello e una tre giorni interamente dedicata alle armi antiche bresciane e lombarde per celebrare una delle migliori avventure collezionistiche di sempreEra il 1988 quando Luigi Marzoli donava a Brescia la splendida collezione che permise l’apertura, nella suggestiva sede del Mastio Visconteo, del Museo delle Armi. Sono passati trent’anni e per celebrare questa importante ricorrenza Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia hanno scelto di promuovere una serie di iniziative a vario livello.Come dimostra il numero in forte crescita dei visitatori – da 14.506 nel 2016 si passa a 24.292 nel 2017 e a ben 31.997 nel 2018 (dal 1 gennaio al 9 settembre) anche grazie alla nuova collaborazione con CidneOn -, il Museo delle Armi, grazie alla sempre maggior attenzione da parte di Comune e Fondazione, è stato ultimamente oggetto di una intensa attività di promozione e valorizzazione, realizzata in collaborazione con la famiglia Marzoli – presente nella Commissione Museo delle Armi “Luigi Marzoli” – e possibile grazie alle recente assunzione per concorso del dott. Marco Merlo, conservatore del museo e tra i massimi esperti oplologi attualmente non solo in Italia.A celebrare il museo sarà in particolare un convegno di tre giorni sul tema “Il Museo Marzoli e le armi lombarde”, che si terrà a partire dal15 al 17 novembre presso l’Auditorium di Santa Giulia (via Piamarta 4, Brescia).Il convegno si colloca nell’ambito del progetto complessivo di valorizzazione del Castello di Brescia e dei suoi musei che Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei hanno avviato a partire dal 2018. Un appuntamento internazionale, curato dal Conservatore del Museo Marco Merlo, interamente dedicato alle armi antiche, che si propone di indagare alcuni fondamentali argomenti della produzione armiera lombarda, in particolar modo bresciana, dal XV al XIX secolo, sotto diversi punti di vista e soprattutto in relazione alla collezione proprio del Museo delle Armi “Luigi Marzoli”. Il trentennale del Museo delle Armi e Brescia offrono così un’occasione straordinaria per gli studiosi della materia: un convegno simile non si teneva in Italia dagli anni Ottanta e offrirà l’opportunità di dare spazio alle nuove correnti di studio che negli ultimi anni hanno rinnovato la tradizione oplologica.La prima giornata si articolerà intorno alla produzione delle differenti tipologie di armi nel bresciano, partendo dall’estrazione e la lavorazione metallifera, per dipanarsi attraverso alcuni argomenti ancora oggi inediti o poco noti, come le tecniche decorative, le produzioni di corsaletti da piede, delle lame e delle canne da fuoco.La seconda giornata affronterà alcuni macro temi, come i nuovi studi sull’armatura quattrocentesca e quella manierista, in relazione agli oggetti della collezione, che vanta alcuni pezzi di grande interesse per la maggior parte ancora inediti.La terza giornata avrà per oggetto alcuni importanti e poco noti argomenti legati alle armi da fuoco, anche dal punto di vista storico-sociale ed economico, come la crisi della produzione gardonese, l’espatrio degli armaioli, le firme apocrife.Clicca qui e scarica il programma del convegno.ll convegno, promosso e organizzato da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, è reso possibile grazie al prezioso contributo diEGM I Davide Pedersoli I Consorzio armaiolie grazie alla collaborazione diBeretta.Il convegno sarà il naturale completamento dell’ormai consueto ed atteso corso di storia dell’arte, che quest’anno indagherà attraverso l’intervento di specialisti e studiosi la lunga storia e le trasformazioni artistiche ed architettoniche proprio del Castello di Brescia.Il 15 novembre sarà anche l’occasione per la riapertura al pubblico del museo. Il museo è stato infatti chiuso temporaneamente al pubblico lo scorso 17 settembre per consentire dei lavori di manutenzione straordinaria e di revisione dell’allestimento.A causa di eventi atmosferici di particolare intensità verificatisi nella parte più alta del Castello di Brescia, si sono infatti resi necessari interventi specifici su tre situazioni che hanno interessato il Mastio Visconteo, sede proprio del Museo delle Armi “Luigi Marzoli”: la copertura, i serramenti e gli intonaci.L’opera, nel dettaglio, prevede la riparazione del manto di copertura della porzione interessata dal danneggiamento, per circa 1.250 mq di superficie, sul fronte nord ed una porzione di fronti est ed ovest. E’ prevista inoltre la rimozione con sostituzione di alcuni serramenti gravemente danneggiati, collocati nel sottotetto del museo occupato dal deposito d’armi, oltre ad una verifica con intervento manutentivo dei restanti. Per quanto riguarda la situazione degli intonaci interni al museo con finitura a fresco e a marmorino, sarà attuato un intervento di manutenzione al fine di ridare la colorazione originale alle pareti e alle sale espositive del museo.A completamento dei lavori, quindi, si procederà all’allestimento di un nuovo percorso di visita, che seguirà criteri sia cronologici che tipologici. Verrà infine creato un nuovo apparato didascalico bilingue (italiano e inglese), nuovi testi di approfondimento, oltre a procedere ad un riordino delle vetrine e delle pedane – con i gruppi di armati a piedi e a cavallo – oltre che all’incremento di pezzi esposti grazie alla valorizzazione di importanti oggetti conservati nei depositi. Questi ultimi saranno inoltre per la prima volta visitabili una volta la mese tramite percorsi guidati attivati su prenotazione.