Condividi
Chiudi
Domenica 10 luglio 2016, alle ore 15:30, presso la White Room del Museo di Santa Giulia, torna l’appuntamento mensile dell’Opera del Mese con la presentazione del Gallo segnavento, esposto nella sezione Longobardi e Carolingi del Museo di Santa Giulia. Presenterà l’opera Arianna Petricone, storica dell’arte. Ingresso libero.

L’OPERA DEL MESE:Gallo segnavento, detto Gallo di Rampertodal campanile di San FaustinoIntroduce l’opera Arianna Petricone, storica dell’arteDomenica 10 luglio 2016, ore 15:30Museo di Santa Giulia – White RoomIngresso libero (fino ad esaurimento posti)Il gallo cosiddetto del Vescovo Ramperto è un segnavento girevole, collocato in origine sul campanile della chiesa di San Faustino a Brescia. L’opera risale alla prima metà del IX secolo.Ha un’ossatura in ferro su cui è fissata, con chiodi, una duplice lamina di rame decorata a sbalzo; è probabile che avesse gli occhi in pasta vitrea e sono ancora evidenti tracce della doratura e della argentatura che originariamente lo ricoprivano. La testa dell’animale è ben caratterizzata dalla cresta e dai bargigli posti sotto il becco; il piumaggio del corpo è poco evidente ma l’andamento delle ali è segnato con rilievi. La coda è l’elemento più attraente dell’oggetto: è costituita da cinque penne, larghe e piatte, di cui una più lunga delle altre; sono proprio queste che permettevano al gallo di indicare, roteando, la direzione del vento, anche grazie alla base su cui è imperniato, formata da due sfere di grandezza decrescente, raccordate da un cilindro. La coda è particolarmente interessante perché sulla penna più lunga sono visibili frammenti dell’iscrizione latina originaria in carattere maiuscolo, che riconduce al Vescovo Ramperto e al suo episcopato, permettendo quindi di formulare una presunta datazione dell’oggetto. L’iscrizione è purtroppo molto lacunosa ma è giunta sino a noi completa grazie ad una trascrizione del 1455. È inoltre visibile sulle piume più piccole un graffito, che riporta probabilmente la firma dell’autore. Il gallo è entrato nelle collezioni del museo nel 1891 su richiesta della Commissione del Museo Patrio ed attesta la presenza Carolingia in città; infatti il monastero di San Faustino, cenobio maschile, venne fondato dai carolingi per contrastare il potere e il prestigio del monastero femminile di Santa Giulia, fondato dai Longobardi.L’Opera del mese: 12 capolavori per 12 mesi è un progetto per la valorizzazione del patrimonio museale bresciano promosso da Fondazione Brescia Musei insieme all’Assessorato alla Cultura Creatività e Innovazione del Comune di Brescia e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia.Oltre alla conferenza di presentazione, tenuta dalla dottoressa Arianna Petricone, saranno dedicati all’Opera del mese anche approfondimenti sui canali web e i social network del Comune e di Fondazione Brescia Musei, e un filmato su Youtube.L’Opera del Mese sarà inoltre identificata nel percorso museale attraverso un totem, fornito di scheda di approfondimento cartacea e apposito QRcode di riferimento, leggibile con il proprio smartphone.Ci rivediamo a settembre con il prossimo appuntamento dell’“L’Opera del Mese”:Bottega dei Bembo, “Glorificazione della Vergine con angeli musicanti” 1430-1450 circadomenica 11 settembre 2016, ore 15.30Esposta nella sezione L’età del Comune e delle Signorie di Santa Giulia Museo della CittàIntroduce l’opera Damiano Spinelli, storico dell’artePER INFO:www.bresciamusei.comsantagiulia@bresciamusei.comtel. 030.2977833-834