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Domenica 8 maggio 2016, alle ore 15.30, presso la White Room del Museo di Santa Giulia, torna l’appuntamento mensile dell’Opera del Mese con la presentazione delle Teste colossali in pietra dal Foro, esposte nella sezione “L’età romana” di Santa Giulia Museo della Città.

L’OPERA DEL MESETeste colossali in pietra dal ForoIntroduce l’opera Francesca Morandini,responsabile del Servizio specialistico di supporto ai Musei d’ArteDomenica 8 maggio 2016, ore 15.30Museo di Santa Giulia White RoomIngresso libero (fino ad esaurimento posti)Domenica 8 maggio 2016, alle ore 15.30, presso la White Room del Museo di Santa Giulia, torna l’appuntamento mensile dell’Opera del Mese con la presentazione delle Teste colossali in pietra dal Foro, esposte nella sezione “L’età romana” di Santa Giulia Museo della Città.Presenterà l’opera Francesca Morandini, responsabile del Servizio specialistico di supporto ai Musei d’Arte.Le due grandi teste sono quanto resta di due mensole in calcare locale (pietra di Botticino) che dovevano essere inserite come decorazione scultorea in un edificio pubblico.Sino al 2008 erano attribuite al teatro ma, in seguito alla scoperta in una collezione privata di un esemplare pertinente allo stesso contesto, sono state riprese le ricerche di archivio ed è stata proposta una nuova pertinenza. La coppia di mensole risulta conosciuta fin dall’inizio dell’Ottocento. Figura infatti tra le opere riprodotte nel Museo Bresciano Illustrato (1838) e nella descrizione delle sale del Museo Patrio, allestito all’interno del Tempio Capitolino nel 1830 – redatto dal primo custode del Museo, nonché pittore, Girolamo Joli. Una delle due teste era murata, probabilmente già dalla fine del XV secolo, nella parete esterna del Monte Nuovo di Pietà in Piazza della Loggia, da cui venne asportata per essere esposta nel Museo Patrio; l’altra era riutilizzata nella fontana di un palazzo privato non lontano dall’area del Foro. I due reperti scultorei sono caratterizzati dal piano superiore liscio, pronto ad accogliere la muratura soprastante nella quale dovevano essere inseriti; la parte in aggetto termina superiormente con una voluta, trattenuta al centro da un nastro. Al di sotto di essa sono scolpiti due volti maschili. Quello più maturo, scheggiato nella parte inferiore del volto, è caratterizzato da una folta barba e da due corna ritorte in corrispondenza delle tempie, la fronte solcata da una ruga; può essere individuato come Giove Ammone, divinità oracolare di origine orientale, il cui culto venne adottato e promosso in particolare da Alessandro Magno nella seconda metà del IV secolo a. C. In età romana era la divinità protettrice degli eserciti. Il volto più giovanile è stato interpretato come la raffigurazione di Pan, di un satiro o di Acheloo, divinità fluviale spesso associata a Giove Ammone; lo caratterizzano due orecchie a punta e robuste corna ferine, delle quali si intravvede la base cilindrica. E’ purtroppo mancante del mento e del naso; due fori in corrispondenza di quest’ultimo suggeriscono il tentativo di un restauro apportato in passato.Le dimensioni, il tipo di pietra e soprattutto i soggetti scolpiti, hanno indotto ad ipotizzare che le due mensole, datate dopo la metà del I secolo d. C., unitamente ad altre con ulteriori soggetti, dovessero essere inserite come ciclo decorativo nel Foro; in particolare negli archi di accesso alla piazza, uso che risulta attestato in altri centri della penisola e che in Cisalpina è ben noto soprattutto a partire dall’età augustea. La presenza di Giove Ammone tra i soggetti ben si attaglia alla cronologia flavia del Foro di Brixia; certamente la divinità, di valenza militare, era un esplicito riconoscimento dell’importante ruolo avuto dall’esercito nella conquista del potere da parte di Vespasiano, ottenuto con la decisiva battaglia combattuta tra Brescia e Cremona nel 69 d. C., in seguito alla quale venne promosso il rinnovo architettonico del centro di Brixia.L’Opera del mese: 12 capolavori per 12 mesi è un progetto per la valorizzazione del patrimonio museale bresciano promosso da Fondazione Brescia Musei insieme all’Assessorato alla Cultura Creatività e Innovazione del Comune di Brescia e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia.Oltre alla conferenza di presentazione, tenuta dalla dottoressa Francesca Morandini, saranno dedicati all’opera del mese anche approfondimenti sui canali web e i social network del Comune e di Fondazione Brescia Musei, e un filmato su Youtube.L’Opera del Mese sarà inoltre identificata nel percorso museale attraverso un totem, fornito di scheda di approfondimento cartacea e apposito QRcode di riferimento, leggibile con il proprio smartphone.“L’Opera del Mese” di maggio:Teste colossali in pietra dal Forodomenica 08 maggio 2016, ore 15.30Esposte presso la sezione “L’età romana”, Santa Giulia Museo della CittàIntroduce l’opera Francesca Morandini, responsabile del Servizio specialistico di supporto ai Musei d’ArtePER INFO:www.bresciamusei.comsantagiulia@bresciamusei.comtel. 030.2977833-4PROSSIMO APPUNTAMENTOdomenica 12 giugno 2016, ore 15:30“Lastra con pavone”seconda metà dell’VIII secolo, dalla basilica di San Salvatore